Coronavirus, in Valle d’Aosta stop a zero contagi non prima del 13 maggio
E' la proiezione fatta dall'Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni
Coronavirus, in Valle d’Aosta zero contagi non prima del 13 maggio. E’ la proiezione fatta oggi, lunedì 20 aprile, dall’Osservatorio Nazionale della Salute nelle regioni italiane, coordinato dal professor Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio e Ordinario di Igiene all’Università Cattolica, e dal dottor Alessandro Solipaca, direttore Scientifico dell’Osservatorio.
Ma la fine dell’emergenza Covid-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse nelle regioni a seconda dei territori più o meno esposti all’epidemia. In Lombardia e Marche, verosimilmente, l’assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno, in Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio.
Nelle altre regioni l’azzeramento dei contagi potrebbe avvenire tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio (vedi tabella).
«In questo momento è quanto mai necessario fornire una valutazione sulla gradualità e l’evoluzione dei contagi, al fine di dare il supporto necessario alle importanti scelte politiche dei prossimi giorni – dichiara il dottor Solipaca -. Il nuovo coronavirus SARS CoV-2 ha finora provocato oltre 22 mila e 700 decessi in Italia, dove attualmente si contano circa 172 mila e 400 contagiati».
Il metodo
L’Osservatorio ha effettuato una analisi con l’obiettivo di individuare, non la data esatta, ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi e si basa sui dati messi a disposizionquotidianamente dalla Protezione Civile dal 24 febbraio al 17 aprile.
I modelli statistici stimati per ogni regione sono di tipo regressivo (di natura non lineare) e, quindi, non sono di tipo epidemiologico, pertanto non fondati sull’ammontare della popolazione esposta, di quella suscettibile e sul coefficiente di contagiosità R0, ma approssimano l’andamento dei nuovi casi osservati nel tempo.
Basilicata e Umbria prime regioni a zero casi
Secondo le proiezioni dell’Osservatorio, a uscire per prima dal contagio da Covid-19 sarebbero la Basilicata e l’Umbria, le quali il 17 aprile contavano rispettivamente solo 1 e 8 nuovi casi; le ultime sarebbero le regioni del Centro-Nord nella quali il contagio è iniziato prima. In Lombardia, in cui si è verificato il primo contagio, non è lecito attendersi l’azzeramento dei nuovi casi prima del 28 giugno, nelle Marche non prima del 27 giugno.
Fase 2 sì, ma in maniera graduale
L’Osservatorio rileva che le proiezioni effettuate evidenziano che l’epidemia si sta riducendo con estrema lentezza, «pertanto questi dati suggeriscono che il passaggio alla così detta “fase 2” dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da regione a regione. Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown, con molta probabilità, potrebbe riportare indietro le lancette della pandemia e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati».
(re.aostanews.it)