Av, il gruppo consiliare chiede di valutare il ritorno a scuola a maggio
Bene la didattica a distanza ma le limitazioni
Valutare il ritorno a scuola a metà maggio: è quanto chiede il gruppo consiliare di Alliance valdotaine.
Scrive. «Consapevole che la didattica a distanza si è rivelata, in questa fase emergenziale, una pratica utile, oltre che imprescindibile per il futuro scolastico dei nostri ragazzi, non si può non riconoscerne le limitazioni e le difficoltà».
Tra le misure più immediate da affrontare c’è, «in accordo con l’autorità sanitaria proprio la valutazione del ritorno a metà maggio alle lezioni in presenza per insegnanti e alunni, lavorando affinché il rientro possa avvenire con tutte le precauzioni, in totale sicurezza».
Ripartenza
Alliance valdotaine ricorda che «in questi giorni si è provveduto affinché le scuole valdostane fossero sanificate, per tornare ad essere luoghi sicuri per gli studenti che dovranno, come tutti, imparare ad affrontare e convivere con la situazione contingente. Il ritorno alla normalità e alla vita scolastica è un tassello fondamentale per ripartire, anche per l’attività lavorativa dei genitori e per la ripresa economica».
Le richieste
Il gruppo Alliance Valdôtaine invita anche i parlamentari valdostani a farsi portavoce, presso le sedi istituzionali romane, della necessità che il Governo nazionale non si occupi solo del calendario scolastico (tematica peraltro in capo alle Regioni), della valutazione degli studenti e della DaD, temi senza dubbio importanti, ma sappia mettere in campo immediatamente risorse per lo svolgimento in piena sicurezza di un’attività perno della nostra società, qual è quella dell’istruzione dei giovani e della formazione continua.
Il gruppo Alliance Valdôtaine chiede quindi che tali investimenti siano fatti per tutte le Regioni, non solo come avvenuto nel “Cura Italia” per le scuole statali dimenticando le scuole delle Regioni a Statuto speciale o delle Province autonome.
«L’istruzione è un diritto primario definito dalla Costituzione e declinato negli Statuti di autonomia. Un diritto che noi vogliamo difendere e tutelare. E il nostro impegno andrà in questo senso».