Emergenza coronavirus, Rete Civica: per evitare il disastro, indennizzi alle aziende come in Valais
Il Movimento politico ha presentato alcuni emendamenti alla proposta di legge che approderà in Consiglio Valle
«Occorre creare al più presto un indennizzo a fondo perso commisurato alla perdita di fatturato, simile è stato già varato nel Canton Valais». Lo dice attraverso una nota Rete Civica.
Rete Civica Rete Civica ritiene che sia «indispensabile lavorare in questa direzione e ha presentato in tal senso alcuni emendamenti alla Relazione e all’articolato della Proposta di legge all’esame della seconda Commissione martedì e poi del Consiglio»
In particolare, Rete Civica ha proposto di «esplicitare, fin d’ora, la volontà di inserire nel terzo provvedimento regionale, che metterà in campo le risorse derivanti dall’avanzo di bilancio 2019, una indennità per Piccole imprese. Una misura economica sulla quale prendere un impegno, per infondere fiducia e speranza e dare una prospettiva certa a chi oggi non vede altra soluzione che chiudere».
Provvedimenti insufficienti
Rete Civica sottolinea come «i provvedimenti di Stato e Regione, finora approvati e in via di approvazione, sono importanti come prima risposta alla crisi economica e sociale prodotta dalla pandemia, ma non bastano per evitare il rischio di chiusura definitiva e il fallimento di tante piccole imprese valdostane, specie del settore turistico e commerciale, duramente colpite».
Futuro incerto
«Per molte delle 10.500 micro e piccole imprese attive in Valle d’Aosta nei mesi di marzo e aprile gli introiti sono stati pari o vicino allo zero – ricorda Rete Civica -. Le perdite di fatturato che, secondo alcune associazioni di categoria, nel primo semestre 2020 saranno del 73% (corrispondente solo nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione in Valle d’Aosta a circa 200 milioni di €), con prospettive fortemente incerte per l’estate imminente e il mantenimento di cospicui costi fissi ineludibili (dipendenti in alcuni casi, utenze, locazioni, noleggi, manutenzioni, ecc.). Alcune di queste imprese hanno perso commesse e clienti mantenendo molti costi fissi, altre hanno dovuto continuare a lavorare senza poter accedere agli ammortizzatori sociali, ma riducendo anche del 90% ogni introito»
Impossibilità di ricorrere a nuovo indebitamento
«Molte aziende non saranno in grado di ricorrere a un indebitamento che, seppur a condizioni favorevoli, sposterebbe unicamente di qualche mese il problema e non scongiurerebbe la chiusura – conclude Rete Civica -. Se ciò avvenisse, per la Valle d’Aosta sarebbe un disastro economico. Bisogna mettere a disposizione del sistema delle piccole imprese ulteriori e cospicue risorse finanziarie».
(re.aostanews.it)