Lavoro, tuonano i Sindacati: le imprese non anticipano la Cassa. La replica di Confindustria: non è vero
Botta e risposta tra Cgil, Cisl e Uil e L'associazione degli Industriali della Valle d'Aosta
«Lavoratori senza liquidità, le aziende non anticipano la cassa integrazione». A denunciarlo in una nota, sabato 11 aprile, i sindacati Cgil, Cisl e Uil. Ma Confindustria non ci sta e replica: «non è vero».
La denuncia
«Sarà una Pasqua amara». Inizia così la denuncia di Cgil, Cisl e Uil. In una nota, i tre sindacati fanno sapere che le aziende e Confindustria non avrebbero intenzione di anticipare la cassa integrazione. «Buona parte delle aziende e Confindustria, che inizialmente avevano detto sì, firmando accordi con i sindacati sull’anticipo della cassa integrazione ordinaria, hanno fatto retromarcia proprio a ridosso delle festività pasquali».
«Che razza di comportamento è questo e Confindustria come fa a prestarsi a un’azione di questo tipo?» chiedono le tre sigle sindacali. «È un gioco pericoloso che si fa sulla pelle dei lavoratori. L’ennesimo schiaffo che si dà ai valdostani, come se non fosse già abbastanza tutto quello a cui devono far fronte in questo momento di pandemia».
La replica
Non si è fatta attendere la replica di Confindustria Valle d’Aosta che ha parlato di accuse infondate. «Riteniamo che il momento sia grave e preoccupante per tutti, imprenditori e lavoratori. Ciononostante abbiamo più volte dimostrato che l’attenzione di Confindustria è rivolta anche e, soprattutto in questi momenti, verso i lavoratori motore pulsante delle aziende che abbiamo l’onore di rappresentare».
Sarebbero molte, secondo Confindustria, le aziende che avrebbero deciso di anticipare l’indennità ai lavoratori. «Altri, a seguito di una circolare dell’Inps che ha chiarito la non obbligatorietà dell’accordo, hanno deciso, per mancanza di liquidità sufficiente alla futura ripartenza, di non anticipare».
Grazie all’accordo, i lavoratori a cui sono stati concessi gli ammortizzatori sociali potranno infatti ricevere dalle banche un’anticipazione degli importi a loro dovuti, in attesa del pagamento da parte dell’Inps. «Può quindi venire meno, in questo momento di ricavi ridotti o nulli e di carenza di liquidità, la funzione delle imprese».
Nel caso di rifiuti da parte delle banche ad anticipare la cassa integrazione, Confindustria starebbe svolgendo anche il ruolo di intermediario. «A seguito di un iniziale diniego da parte di una banca locale, Confindustria ha contattato l’organizzazione sindacale che tutela il lavoratore dando la massima disponibilità per contattare l’istituto di credito e arrivare alla definizione dell’anticipo».
A tal fine il direttore di Confindustria Valle d’Aosta, ha richiesto la convocazione urgente del Comitato INPS «al fine di monitorare la situazione delle autorizzazioni e dei successivi anticipi delle casse integrazioni ai lavoratori per cercare di velocizzare le procedure burocratiche obbligatorie».
(s.c.)