Corte dei Conti, Atelli: «Esiste un’emergenza legalità in Valle d’Aosta»
Lo afferma il procuratore regionale della Corte dei conti per la Valle d'Aosta
Corte dei Conti. Esiste un’emergenza legalità in Valle d’Aosta.
«C’è qui in Valle d’Aosta, adesso, un’emergenza legalità? Sì, c’è. E va contrastata con assoluta determinazione, perché chi ricerca con ogni mezzo e a qualsiasi prezzo guadagni illeciti, facili e rapidi deruba le comunità, di risorse e di futuro, e induce assuefazione alla connivenza con le organizzazioni criminose».
Lo afferma il procuratore regionale della Corte dei conti per la Valle d’Aosta, Massimiliano Atelli, nella relazione sull’attività svolta nel 2019 (la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2020 prevista oggi, 8 aprile, è stata rinviata a causa dell’emergenza coronavirus).
La relazione
«L’azione di contrasto va sviluppata con rigore, a tutti i livelli, e da tutte le famiglie giudiziarie, a tutela degli onesti, che vanno non solo difesi ma, prima ancora, riconosciuti. Perché, come dice Papa Francesco, ‘siamo tutti peccatori, ma non siamo tutti corrotti’».
Riguardo al giudizio di parifica del rendiconto finanziario regionale, in Valle d’Aosta non ancora previsto (ma per il quale il Consiglio Valle a inizio anno si è mosso «su iniziativa del presidente Rini») «la svolta qui appare tanto più urgente in un momento come questo, nel quale – raccogliendo lo spunto del Capo dello Stato, nel discorso di fine anno – occorre fare tutto il necessario per restituire ai cittadini fiducia nelle istituzioni. Più controlli stimolano più fiducia nei cittadini, e un livello adeguato di fiducia è a fortiori essenziale laddove le istituzioni sono dotate di maggiore autonomia. In questo senso, l’idea che maggiori controlli possano indebolire l’autonomia appare, per così dire, fortemente suggestiva».
L’attività
Nel corso del 2019 sono stati aperti 75 fascicoli istruttori, con una giacenza residua di 545 vertenze pendenti, contro le 538 in essere all’inizio dell’anno; l’attività istruttoria esperita consta di 29 decreti istruttori e deleghe conferite; delle vertenze pendenti, 61 si sono concluse con archiviazione; le somme riscosse in esecuzione di sentenze di condanna di I e II grado ammontano a 110.259,87 euro con un incremento di oltre il 40% rispetto all’anno precedente
(re.aostanews.it)