Coronavirus, il maestro di sci Luca Garbarino: sto guarendo, grazie ai sanitari, ma politici incompetenti
Il duro sfogo del maestro di sci di Pila
«Fortunatamente sto terminando il mio percorso verso la guarigione dal Coronavirus». Con queste parole pubblicate sul suo profilo Facebook Luca Garbarino, noto maestro di sci a Pila, ha fatto sapere di essere quasi guarito dal Covid-19.
Punta però il dito contro chi sta gestendo l’emergenza in Valle d’Aosta: «L’ignoranza e l’impotenza si sono impossessate anche di chi avrebbe DOVUTO saper gestire questa emergenza», scrive.
«In queste settimane di quarantena mi sono concentrato soprattutto su me stesso per battere questo nemico che fortunatamente non è stato con me, come invece purtroppo per migliaia di Italiani particolarmente aggressivo e spietato – racconta Garbarino -. Ho avuto a disposizione tanto tempo per leggere, sentire e guardare notizie pur nella mia totale ignoranza e ahimè impotenza». Ignoranza e impotenza che si sarebbero impossessate, a suo dire, di chi «questa emergenza avrebbe DOVUTO saper gestire».
Lo sfogo
«Gli “omini” come il sottoscritto si svegliano la mattina e, nel piccolo o nel grande, cercano con mille sacrifici di portare a casa la giornata tra difficoltà e ostacoli pensando che chi ha l’onore e ancor di più L’ONERE di rappresentarci, decidere ed incidere con le proprie scelte per assicurarci un futuro migliore, sappia come affrontare anche e soprattutto le emergenze. Sono stati eletti e vengono pagati da noi per questo».
L’affondo
«Siamo nelle mani di incompetenti che brancolano nel buio, impazziti come una pallina nel flipper che però poi ha fatto tilt».
Politici che avrebbero tradito la fiducia di chi li ha eletti con la «speranza in un cambiamento che purtroppo sta mostrando tutti i suoi limiti. Loro lì imperterriti, fanno finta di scannarsi per poi pensare esclusivamente al loro futuro in vista delle prossime eventuali elezioni e poltrone, ma non certo a quello degli “omini” come me».
Il ringraziamento
Nonostante questa confusione il Paese però si è attivato sin da subito per far fronte all’emergenza. «Aziende, singoli cittadini comprano mascherine, respiratori, ambulanze e donano denaro. Chi avrebbe dovuto preventivamente farsi trovare pronto non lo ha fatto, per poi non sapere neanche dove e come reperirli, sbagliando a volte anche nella distribuzione degli stessi. Ma non sono pagati esclusivamente per pensare a questo?».
«Se il nostro stupendo Paese sta reggendo l’urto è grazie a tutti coloro che ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita con turni massacranti, a volte in condizioni precarie per salvare le nostre vite, fornirci tutto quello di cui necessitiamo, darci sicurezza e informarci».
(s.c.)