Coronavirus, 45 medici del Parini in coro: NO commissario, politici non interferite
Per i primari e responsabili di reparto: la Politica si occupi del reperimento delle risorse umane e strutturali e per risolvere i gravi problemi economici e amministrativi che incombono sull'intera comunità valdostana
NO al commissario straordinario per l’emergenza coronavirus. Lo dicono attraverso una lettera aperta 45 tra primari e responsabili ospedalieri dell’ospedale Parini di Aosta.
La lettera: schiaffo alla politica
«L’inserimento di una ulteriore figura nella catena di comando aziendale (in aggiunta a quelle già presenti e pienamente operative) in un momento critico e necessitante di rapida comunicazione, creerà necessariamente discordanze di opinioni e ritardi e/o impedimenti nell’attuazione degli interventi più urgenti – si legge -. Questo tanto più se trattasi di persona priva di conoscenza specifica di quanto già realizzato per fronteggiare l’attuale situazione».
La posizione dei medici segue quella già ribadita ieri, lunedì 30 marzo, dal presidente della Regione Renzo Testolin, il quale alle continue pressioni anche di forze politiche politiche di maggioranza (AV) ha riposto con un no.
I 45 firmatari sottollineano che «l’Azienda USL con tutte le sue professionalità si è, da subito, strenuamente impegnata per attuare la rapidissima revisione dei percorsi di prevenzione e cura dei pazienti, ristrutturando la logistica e la gestione delle risorse umane e tecnologiche dell’unico presidio ospedaliero, anticipando ampiamente il decorso regionale dell’epidemia. L’ Azienda USL ha potuto fino ad ora prendere in carico tutti i pazienti, in modo tempestivo, adeguato e nel rispetto delle linee guida scientifiche».
Richiesta alla politica: non interferire con le scelte sanitarie
I Primari e i Responsabili dell’ospedale di Aosta, «in prima linea ormai da un mese nella gestione quotidiana dell’emergenza, chiedono alla politica di non interferire con le scelte sanitarie necessarie. Chiedono inoltre alla politica di attivarsi, in modo unito e senza contrapposizioni strumentali, nel reperimento delle risorse umane e strutturali, per sostenere gli operatori sanitari ormai allo stremo e per risolvere i gravi problemi economici ed amministrativi, che incombono minacciosi sull’intera comunità valdostana».
I firmatari
Stefania Aimonetto, Roberto Barmasse, Sandro Benvenuti, Anna Maria Beoni, Pierluigi Berti, Renato Bertolin, Paolo Bonino, Paolo Borrelli, Marco Brocardo, Alberto Catania, Luca Cavoretto, Antonio Cerruti, Marinella Ciarlo, Antonio Ciccarelli, Antonella De Stefani, Giulio Doveri, Ubaldo Familiari, Maria Rita Gallina, Chiara Galotto, Claudio Giacomazzi, Guido Giardini, Vincenzo Grasso, Gianluca Iob, Livio Leo, Gianpiero Leone, Roberto Lolli, Meri Madeo, Silvia Magnani, Amedeo Manuel Mancini, Massimo Manes, Paolo Millo, Luca Montagnani, Stefano Mosc,a Fernando Munoz, Laure Obino, Roberto Orsi, Lorenzo Pasquariello, Fabio Persico, Francesco Pisano, Stefano Podio, Carlo Poti, Tiziana Repetto, Rodolfo Riva, Paolo Scacciatella e Marina Schena.
(re.aostanews.it)