Crisi economia, Rinascimento Aosta: prelevare 100 milioni da CVA
L'Associazione indica la strada per uscire dal pantano
Prelevare 100 milioni di euro da CVA per superare la crisi economica causata dal Coronavirus. Lo chiede Rinascimento Aosta, la nuova associazione che si presenterà alle elezioni comunale ad Aosta.
«CVA S.p.A., la partecipata pubblica al 100% per il tramite di Finaosta S.p.A., espone al Bilancio 2018, ultimo dato pubblicato, diponibilità liquide per 183 milioni euro – sottolinea Rinascimento Aosta -. La Regione Valle d’Aosta non necessita dell’emissione di Debito nuovo, Bond/Bor, in quanto dispone da subito della liquidità della controllata CVA S.p.A. attingibile attraverso una semplice distribuzione di utili al socio unico. La suddetta distribuzione non depaupera la CVA in quanto è noto che il valore delle aziende (anche in ottica di eventuale quotazione) è intrinseco alla capacità di generare flussi finanziari futuri e non al patrimonio liquido disponibile, capacità che rimane immutata per effetto dell’operazione».
Rinascimento Aosta chiede di dare immediato mandato a Finaosta S.p.A. in nome e per conto della Regione di:
- 1) attuare le operazioni necessarie per trasferire 100 milioni di euro da CVA alle proprie Casse in Gestione Speciale;
- 2) formalizzare e rendere operativa una convenzione con CONFIDI Valle d’Aosta per istituire un FONDO di GARANZIA straordinario a favore delle piccole e medie imprese di tutti i settori a copertura di:
- a) castelletti di fido per il pagamento di RIBA insolute scadenti nel periodo di chiusura
- b) linee di credito incrementali (garanzie obbligatorie del debitore con firme personali e garanzia societaria) in ragione del 25% del fatturato 2018, erogate da Finaosta S.p.A. stessa o dal sistema bancario con oneri e eventuali perdite a carico del Fondo stessoContrattualizzare in Convenzione Confidi una istruttoria velocizzata (prevedere supporto a Confidi con personale di Finaosta S.p.A.) di max una settimana, e garanzie obbligatorie del debitore con firme personali e garanzia societaria.Prevedere che gli oneri della Garanzia prestata e eventuali perdite post documentata escussione del debitore, siano a valere sul Fondo;
- 3) intervenire direttamente a pagamento diretto delle CIG in anticipazione allo Stato nei casi di ritardi di oltre 65 giorni e di mancato anticipo da parte dei datori di lavoro;
- 4) intervenire con una tantum mensile per i mesi di emergenza di euro 600 a favore di:
- a) liberi professionisti iscritti ad un albo con redditi 2018 (2019 da certificarsi in caso di impresa costituita nel 2018 o 2019) inferiori a euro 65 mila (soglia del regime forfettario) e prevalenza del reddito professionale sulla totalità dei redditi dichiarati;
- b) genitori separati tenuti al pagamento dell’assegni di mantenimento, che siano senza lavoro, anche se in CIG.
(re.aostanews.it)