Coronavirus, Ausl: i test rapidi aumentano i rischi falsi positivi o negativi
Per l'Azienda Usl valdostana i test rapidi non possono sostituire quelli molecolari
«I test rapidi sul Coronavirus non possono sostituire quelli in laboratorio». Lo precisa l’Azienda Usl della Valle d’Aosta ««in seguito a notizie pubblicate a mezzo stampa in campo nazionale e circolanti su diversi social network».
I test rapidi – un’ora circa per l’esito – hanno fatto il loro debutto ieri all’ospedale di Vercelli.
Test rapidi
L’Azienda Usl precisa che i cosiddetti test rapidi sul Coronavirus che sembrano essere utilizzati da ambulatori privati, sono test con cui vengono rilevati anticorpi e antigeni e non possono sostituire un test effettuato in laboratorio.
«I “test rapidi” non sono riconosciuti né dall’Oms né dal Centro di prevenzione e Controllo Malattie Europeo – sottolinea l’Azienda Usl -. Questi test aumentano i rischi di casi “falsi positivi” o “falsi negativi” e possono dunque conferire informazioni cliniche errate, inducendo anche il rischio, per i pazienti interessati, di condotte e comportamenti sbagliati».
I test molecolari
L’Ausl ricorda che «i test molecolari in laboratorio sono, attualmente, gli unici che possono certificare la positività o la negatività al Covid-19». Lo precisa l’Azienda Usl della Valle d’Aosta «in seguito a notizie pubblicate a mezzo stampa in campo nazionale e circolanti su diversi social network» in merito ai “test rapidi”.
(re.aostanews.it)