La gestione del rischio per investire in maniera controllata
Investire di questi tempi è diventato sempre più difficile, infatti eventi come l’epidemia di coronavirus e il rallentamento dell’economia globale non offrono un quadro rassicurante. Le preoccupazioni sull’affidabilità di alcuni asset sono spesso giustificate, tuttavia non bisogna rinunciare lasciando i risparmi sul conto corrente, ma affrontare gli investimenti in maniera consapevole e imparare a gestire e controllare i rischi.
L’importanza di un portafoglio diversificato
Quando si vogliono investire dei risparmi, la prima cosa da fare è pianificare una strategia adeguata ai propri obiettivi. Ciò permette di scegliere con attenzione ogni operazione, dividendo il capitale in asset a basso rischio, altri con un’incertezza moderata e infine degli investimenti più rischiosi ma che possono offrire un rendimento più elevato.
Ovviamente la maggior parte del capitale deve essere investito in asset strategici, prodotti sicuri che permettono di garantire la solidità finanziaria nel lungo periodo. Dopodiché è possibile destinare una parte inferiore agli investimenti con rischio medio, i quali potenzialmente possono fornire dei profitti più alti in cambio di una maggiore incertezza sull’affidabilità del medio periodo.
Infine una minima quota del capitale può essere utilizzata per operazioni ad alto rischio, investimenti che devono essere coperti in maniera adeguata, per contenere eventuali perdite senza compromettere la situazione complessiva. Riuscire a creare un portafoglio bilanciato è il primo passo per addentrarsi nel mondo della finanza, sfruttando la diversificazione per diminuire i rischi e perseguire obiettivi di lungo termine.
Quali sono gli investimenti sicuri
Come abbiamo visto, una parte cospicua del proprio capitale dovrebbe essere utilizzata per operazioni a basso rischio. In questo caso, come spiegato in maniera approfondita su questo sito del settore, gli investimenti sicuri sono quelli che in cambio di un’incertezza ridotta offrono un rendimento minimo. In poche parole non si riesce a guadagnare molto, tuttavia si proteggono i risparmi dall’inflazione e si possono coprire posizioni più rischiose.
Per la scelta degli investimenti sicuri è necessario considerare i costi, in quanto commissioni e tariffe possono erodere gran parte di un profitto già piuttosto basso. Ad esempio è importante verificare i costi di gestione, attivazione e liquidazione, eventuali oneri operativi e l’imposizione fiscale. Al netto delle spese deve rimanere un guadagno minimo, altrimenti non vale la pena impegnare risorse per mesi o anni.
Tra gli asset giudicati più sicuri ci sono i titoli di Stato, le obbligazioni di grandi società pubbliche, i buoni fruttiferi e i conti deposito, quest’ultimi con la garanzia del capitale fino a 100 mila euro. Ovviamente il rischio non è nullo, in quanto anche uno Stato potrebbe fallire, tuttavia l’ipotesi è abbastanza remota e storicamente questi investimenti sono valutati come abbastanza sicuri, indicati per un investitore prudente che non vuole rischiare.
Gli investimenti a rischio moderato e alto
Oltre agli investimenti considerati sicuri, esistono delle operazioni più rischiose che si possono effettuare per cercare di ottenere un rendimento più alto. Ad esempio si possono annoverare in questa categoria gli investimenti in azioni, fondi comuni, ETF, materie prime e persino sul mattone.
Può sembrare strano inserire gli immobili in questo settore, tuttavia come abbiamo visto le abitazioni possono perdere in poco tempo anche il 30/40% del loro valore iniziale. Tutti questi investimenti devono essere pianificati con attenzione, limitando l’esposizione finanziaria e coprendo ogni operazione con altre a basso rischio.
Il bilanciamento consente di affrontare con maggiore tranquillità eventuali perdite, ammortizzando nel lungo periodo il danno economico. Senza contare che alcuni investimenti possono fornire un ritorno davvero consistente. In questo caso è importante eseguire previsioni accurate, utilizzando strategie di analisi tecnica e fondamentale per studiare i mercati e analizzare gli andamenti delle quotazioni.
Come creare un portafoglio d’investimento bilanciato
La costruzione di un portafoglio diversificato e bilanciato per gli investimenti è una scelta piuttosto personale, da prendere in base alle proprie esigenze e agli obiettivi di lungo termine. Allo stesso tempo è possibile generalizzare alcuni aspetti, sebbene ogni investitore deve obbligatoriamente trovare il modello più adatto alle proprie necessità.
Uno standard molto utilizzato nel settore è la suddivisione 70/20/10, con cui destinare il 70% delle risorse a investimenti sicuri, il 20% ad asset con incertezza moderata e il 10% del capitale in operazioni ad alto rischio. Naturalmente queste percentuali possono essere modificate a piacimento, ad esempio adottando un modello più prudente, come 85/10/5 oppure 80/15/5.
La scelta è individuale, tuttavia anche se si rivolge a un consulente finanziario è importante indicare al professionista il tipo di rischio che si vuole correre. Si tratta di sistemi utilizzati anche per i fondi d’investimento, in cui il paniere di titoli all’interno altro non è che una suddivisione in quote a rischio basso, medio ed elevato, seguendo i medesimi criteri.
Mantenere il controllo sulla gestione del rischio è davvero fondamentale, poiché consente di investire in maniera responsabile e soprattutto consapevole. Ciò vale sia per chi vuole occuparsi direttamente dei propri risparmi, sia per le persone che decidono di affidarsi a dei professionisti specializzati, per monitorare ogni operazione e avere il controllo della situazione.