Coronavirus, appello del Savt: subito un progetto per la Valle d’Aosta del futuro
Per non far affondare la Regione
Un progetto per la Valle d’Aosta del futuro. Lo chiede il Savt.
«Sono mesi che ci prodighiamo per chiedere alla parti sociali e politiche di fare un progetto per la Valle d’Aosta del futuro – si legge in una nota -. Fino ad oggi quasi nessuno ha voluto realmente confrontarsi. Da oggi questo non è più rinviabile. Adesso lanciamo un vero e proprio appello affinché tutte le parti coinvolte si ritrovino intorno ad un tavolo per creare un vero e proprio patto per la rinascita e per il futuro della nostra amata Regione. Bisogna mettere fine ai personalismi e ai campanilismi e dimostrare che siamo una comunità che nei momenti di difficoltà sa superare le divisioni e sa unirsi per affrontare e superare le emergenze».
Savt: cifre inadeguate
«Se fossero realmente vere le cifre che circolano sui vari siti, le somme messe a disposizione sarebbero del tutto inadeguate: poco più di 5 milioni di euro sono una goccia nel mare – sottolinea il Savt -. Ci vogliono più risorse e soprattutto un progetto completo e articolato per affrontare la fase di emergenza e per gettare fin da subito le basi per la ricostruzione successiva. Per questo motivo bisogna prioritariamente capire quante risorse economiche sono realmente a disposizione e in base a quelle fare tutti insieme un piano completo delle azioni che si possono mettere in campo subito e nell’immediato futuro. E’ fondamentale evitare che il sistema crolli completamente, altrimenti la Valle d’Aosta rischia di uscire distrutta economicamente e socialmente da questa emergenza. Dimostriamo che grazie alla nostra Autonomia siamo in grado di affrontare e superare meglio degli altri questo incubo nel quale stiamo vivendo e che sta limitando anche la nostra libertà quotidiana.
Proposte del Savt
Obiettivi:
- Essere tempestivi, immediati ed efficaci attraverso l’utilizzo delle nostre competenze statutarie e dell’autonomia finanziaria ridando, in tal modo, un significato concreto alla parola autonomia.
- Immettere liquidità nel sistema economico-produttivo valdostano evitando il blocco dei pagamenti e dei circuiti finanziari, utilizzando le risorse a disposizione di Finaosta
- Sostenere concretamente imprese, lavoratori dipendenti ed autonomi, famiglie, affinché nessuno rimanga indietro.
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Misure:
- Semplificazione, snellimento procedimenti amministrativi e procedure autorizzative di qualsiasi natura dettate dalla straordinarietà della situazione attuale, stabilendo anche deroghe temporanee;
- Creazione di un Fondo regionale per interventi finanziari a favore delle piccole e medie imprese, ivi comprese quelle in difficoltà. Interventi da erogare con procedure semplificate e finalizzati ad assicurare la liquidità necessaria per effettuare i pagamenti dei fornitori;
- Pieno sostegno regionale alle analoghe iniziative dei vari Confidi. A tal fine, opportuna una riunione con tutti gli istituti di credito operanti in Valle per sollecitare un loro attivo e concreto coinvolgimento;
- Moratoria di tutti i mutui regionali, da intendersi estesa all’intera rata in scadenza e non limitata alla sola parte in c/capitale;
- Finanziamento immediato di tutte le domande presentate a Finaosta, domande già istruite e non accolte per superamento soglia disponibile di 10 milioni di euro, per intervento di consolidamento delle Piccole e Medie imprese Valdostane;
- Ulteriore sostegno finanziario al sistema sanitario valdostano;- Moratoria nel pagamento delle bollette del gruppo Cva;
- Moratoria tributi e tasse degli enti locali (ad.esempio Imu, Tari, Tasi, acquedotto, Tosap, etc.);
- Tempestiva emanazione decreto regionale al fine di dare attuazione all’articolo. 22 DL 18/2020 relativo alla cassa integrazione in deroga. Fermo restando l’accordo Regione/OOSS, il punto 3 di questo articolo prevede una ripartizione del fondo destinato a Regioni e Provincie Autonome attraverso i decreti dei Ministeri indicati. La Regione VDA potrebbe deliberare in ogni caso delle misure economiche anticipando le somme che poi saranno destinate dai decreti ministeriali. Prevedere una norma a “maglie larghe” che vada a coprire tutte quelle realtà eventualmente non ricomprese nella norma nazionale e che non hanno altre forme di sostegno al reddito per i lavoratori(???partecipate, società in house, settore parapubblico, ecc. ???). Prevedere risorse che vadano ad aggiungersi a quelle previste dal decreto che prevedibilmente non potranno essere sufficienti per tutto il territorio nazionale. Eventualmente le risorse destinate dalla Regione potrebbero essere oggetto di adeguamento in corso d’opera. Se non fossero necessarie per integrare gli stanziamenti nazionali, potrebbero costituire risorse aggiuntive per le categorie coinvolte.
- Erogazione retroattiva contributo per affitti (fermo da gennaio 2019); – Prevedere un’erogazione per le lavoratrici domestiche residenti in Valle d’Aosta;
- Prevedere l’integrazione dall’80% al 100% dei vari istituti di sostegno al reddito dei lavoratori;
- Prevedere l’integrazione e l’eventuale estensione dei congedi parentali straordinari di 15 giorni.
- Integrare il fondo previsto per erogare i 600 euro per gli stagionali qualora gli stanziamenti nazionali non fossero sufficienti. Tale previsione deve essere destinata solo agli stagionali residenti in Valle d’Aosta.
- Questo sarebbe un primo pacchetto urgente di misure. Nel contempo, immediato avvio predisposizione ulteriori misure, per settori di attività, recanti interventi a sostegno del reddito delle famiglie e di contributi ai settori produttivi a ristoro dei danni e delle perdite subite.