#iostocondomenicopone: petizione a sostegno del medico che ha fatto video denuncia mascherine
Tra chi sostiene l'urologo del Parini c'è il neurologo Giuseppe D'Alessandro, il quale si scaglia contro il direttore sanitario dell'Azienda Usl, Pier Eugenio Nebiolo
#iostocondomenicopone. E’ la petizione promossa a sostegno del dottor Domenico Pone (foto), autore di in video denuncia sulle “mascherine carta igienica” fornite dalla Protezione civile nazionale anche alla Valle d’Aosta.
Nel video l’urologo del Parini di Aosta ha usato toni molto forti. Il video ha fatto il giro del web e ha provocato la reazione dell’Azienda Usl. Il direttore sanitario, Pier Eugenio Nebiolo, ha annunciato possibili sanzioni.
La direzione Strategica dell’Azienda Usl questa sera, mercoledì 18, ha fatto sapere che «il dottor Pone si è scusato» e «che il suo è stato uno sfogo personale».
Il sostegno del dottor D’Alessandro: #iostocondomenicopone
Su Fb il neurologo Giuseppe D’Alessandro, si schiera a favore del collega Domenico Pone.
Scrive:
«Visto che ci sei, #licenzia anche me!
Il dr. Pone, urologo in forza presso l’ospedale di Aosta, attualmente dislocato in PS, probabilmente, dato anche lo stress lavorativo accumulatosi in queste settimane, non ce l’ha fatta più ed è sbottato quando si è visto recapitare dal direttore sanitario, che in base alla legge 190/14 doveva già essere in pensione, alla faccia del ricambio generazionale, percepisce da due anni indebitamente lo stipendio, una specie di “mutanda” da indossare a mo’ di mascherina.Il nostro lo ha minacciato pubblicamente di sanzione disciplinare e licenziamento.Questa la storia. Adesso le considerazioni.Il 10% degli operatori sanitari, dati ISS di ieri, 2100 circa vs 23500 sono contagiati, grazie alla mancanza evidentemente fino adesso di DPI. Di fronte ad una situazione del genere, che impone, come ci hanno insegnato ai vari corsi di BLSD, la sicurezza prima di tutto, il prof Brusaferro, presidente dell’ISS, e poi il nostro, si permettono di insinuare l’alta percentuale di contagio alla vita privata (notoriamente dissoluta) dei medici e l’altro di minacciare il licenziamento del collega per aver osato di chiedere un DPI di norma.Ma come, fino ad ieri eravamo gli eroi nazionali, adesso siamo gli untori e i colpevoli di questa emergenza? Veramente paradossale. Stanno facendo di tutto poi per mandare i giovani specializzandi in trincea e richiamare i pensionati over 65, per fregargli la pensione, forse, visto che l’età mediana di contagio è 63 anni.Allora, vi chiedo, per onestà intellettuale, la solidarietà al collega che conosco come persona seria e professionale e di manifestare con tutta la veemenza di cui siete capaci, il vostro disappunto per l’atteggiamento assunto da questo genio di d.s.»
(re.aostanews.it)