Coronavirus, Confcommercio: subito un pacchetto salva Valle d’Aosta
Dominidiato: servono misure urgenti
Subito un pacchetto salva Valle d’Aosta. Lo chiede Confcommercio.
«Politici e amministratori devono prendere atto che le norme nazionali non si calano nelle particolarità locali e di conseguenza agiscano», sottolinea il presidente dell’associazione di categoria, Graziano Dominidiato.
Salva Valle d’Aosta
Per Confcommercio «urgono provvedimento regionali per far fronte alla crisi economica. Sostegno sugli affitti e accordo quadro per cassa integrazione in deroga sono due esempi».
«Per le nostre piccole e micro realtà produttive e commerciali – spiega Dominidiato – i provvedimenti del Governo centrale hanno un’efficacia limitata. Infatti, si può portare in detrazione d’imposta il 60% del canone, ma se sono in perdita che imposte si possono pagare? Anche perché è presumibile che molti esercizi, costretti alla sospensione e con introiti azzerati da settimane, faranno fatica a onorare l’affitto questo mese. Serve un intervento più strutturato che permetta di rinviare il pagamento del canone senza rischiare lo sfratto».
Sgravi Tosap e riduzione Imu
Confcommercio ritiene positivo che alcuni comuni in vista della scadenza della Tari 2019 abbiano deciso di consentire il pagamento della prima rata con il saldo di maggio. E’ anche necessario che si assumano al più presto provvedimenti forti e concreti validi per tutti i comuni della Valle d’Aosta quali sgravi TOSAP (imposta occupazione suolo pubblico) e riduzione IMU.
Immediata liquidità alle aziende
Dominidiato chiede con forza che vengano, da subito, creati strumenti finanziari per dare immediata liquidità alle aziende. «Centinaia di aziende del commercio, dalle agenzie viaggio, ai pubblici esercizi ai negozi di abbigliamento, se non sorrette da politiche economiche regionali e comunali rischiano di non riaprire», ricorda il presidente di Confcommercio.
Fondo di rotazione
Confcommercio ravvisa «l’assoluta necessità e opportunità che venga istituito un fondo di rotazione, analogo a quello per le strutture ricettive.. Fondo a tasso zero per tutte le imprese che, in base al mancato incasso mensile rispetto ai due anni precedenti, possano attingere con la restituzione della prima rata a partire a 12 mesi dall’erogazione del prestito dando così modo alle aziende di rifiatare e di rimettere i conti in ordine».
Accordo quadro per la cassa integrazione in deroga
Per Confcommercio è estremamente importante, al fine di poter garantire a tutte le società ed aziende di velocizzare la procedura di cassa integrazione in deroga, addivenire al più presto ad un accordo quadro tra Regione Valle d’Aosta e organizzazioni datoriali e sindacali al fine di dare attuazione immediata all’articolo 19 del Decreto “Cura Italia” come già avvenuto e sottoscritto in diverse regioni d’Italia nei primi di marzo.
«Mi rendo conto – sottolinea uno sconsolato Dominidiato – che la salute viene prima di tutto, ma mantenere viva l’economia e le attività produttive ed economiche è altrettanto importante. Invece sentiamo, vediamo, leggiamo di continue conferenze stampa per dare giusto conto sull’evolversi del Coronavirus, ma nessuna informazione, comunicazione o conferenza stampa su cui poter riflettere su cosa la Regione intende fare per sostenere l’economia. Sarebbe dunque importante che le associazioni professionali e di categoria facessero blocco unico come più volte sottolineato, anche mediante la Chambre Valdôtaine, senza vantare primogeniture, su un pacchetto Salva Valle d’Aosta».
(re.newsvda.it)