Mouv: esterefatti per la nomina di Paolo Giachino a direttore generale di Finaosta
La nomina è passata con il voto contrario del presidente Andrea Leonardi
Mouv punta il dito contro la nomina di Paolo Giachino a direttore generale di Finaosta: «La scelta di Giachino alla Direzione generale di Finaosta lascia esterrefatti», esclama il Movimento.
Paolo Giachino ha partecipato a un bando di selezione indetto dalla finanziaria regionale, al quale hanno rispsoto inizialmente dieci candidati.
La delibera della nomina di Giachino è stata votata ieri, lunedì 16 marzo, a maggioranza, dal Consiglio di amministrazione di Finaosta. Voto contrario del presidente Andrea Leonardi. Voto contrario che non promette niente di buono, almeno dal punto di vista dei rapporti tra direttore generale e presidente.
Per Mouv la scelta è sbagliata. «Lo è nel metodo e nel merito».
Per quanto riguarda il metodo, Mouv sottolinea che «il voto favorevole dei due membri del cda restanti dopo le dimissioni precedenti contro il no del presidente di Finaosta, che suona come una presa di distanza giusta ma da choc per il futuro della Finanziaria regionale senza un intervento salvifico della Banca che cassi la nomina».
Per ciò che concerne il merito della decisione Mouv evidenzia che «Giachino, fuoriuscito da Cva SpA per una serie di vicende oscure, fa carriera addirittura nella società controllante con un colpo di scena mai visto nella storia delle Partecipate».
Per Mouv «ogni volta si deve registrare un vero e proprio degrado che sembra passare con troppi silenzi e collusioni, compreso l’inspiegabile sì del Presidente della Camera di Commercio, Nicola Rosset.
La replica di Rosset
«Tirato in ballo, il presidente della Chambre, Nicola Rosset, taglia corto. «Stiamo vivendo un momento di emergenza, pertanto non credo sia il caso argomentare – dice Rosset -. Avremo tempo eventualmente di chiarire».
(lu.me.)