Coronavirus: saltano le Primarie Cittadine delle Idee
La consultazione online di Aosta Future Camp per la città del futuro avrebbe dovuto iniziare oggi, sabato 14 marzo
L’emergenza Coronavirus fa un’altra vittima, le Primarie Cittadine delle Idee, una sorta di “referendum” per tutti coloro che volessero votare la propria città di Aosta ideale, organizzato da Aosta Future Camp.
L’evento
L’evento online, ospitato dal sito www.primarieaosta.it, avrebbe dovuto iniziare il 14 marzo per concludersi il 29 marzo, consentendo ai votanti di scegliere tra quattro idee da portare avanti e porre sul tavolo dei futuri candidati in vista delle elezioni comunali.
La cancellazione
A comunicare lo slittamento dell’iniziativa è proprio Aosta Future Camp che, sulla propria pagina Facebook, ha lasciato un lungo messaggio che lascia spazio anche alla speranza.
«Oggi avremmo dovuto dare il via a un momento importante, in preparazione del quale tante persone hanno lavorato per oltre un anno: quello delle Primarie Cittadine delle Idee.
In questi giorni di surreale sospensione delle nostre vite, come tutti, anche noi abbiamo cominciato a rimettere in ordine i valori e le priorità. Era d’altronde quello che avremmo voluto fare con le primarie stesse: chiedere a ognuno di voi ciò che davvero era più importante, diremmo urgente, per il futuro di Aosta, la nostra città.
Nessuna presunzione di proporre nuove strabilianti idee, perché idee meritevoli di essere realizzate Aosta ne ha già raccolte negli ultimi decenni.
E, allora, la nostra iniziativa sarebbe dovuta servire, in un momento fondamentale della vita democratica di tutti noi, quello del confronto elettorale, a dare maggior forza propulsiva ad alcune idee rispetto ad altre, a dire ai candidati sindaco: è questa la cosa a cui devi dedicarti prima di ogni altra quando sarai il nostro sindaco, è questa quella che devi portare completamente a termine nel corso del tuo mandato, anche fosse l’unica.
In quest’ottica di priorità, anche le nostre primarie lasciano ovviamente il posto a cose ben più importanti in questo momento. Ma non il nostro impegno, non la nostra passione per una città, una comunità, una società, un mondo migliore.
Non sprechiamo questa opportunità straordinaria di poter ricominciare tutto daccapo! È come se ci venisse concesso il privilegio di ripartire, non come singole persone, ma come intera società.
La vera rigenerazione urbana si fonda innanzitutto su di una rigenerazione sociale, culturale. Si fonda sulla presa di coscienza che la nostra vita è indissolubilmente legata a quella di ogni altro cittadino, non solo di Aosta, ma dell’intero pianeta.
Da questa visione nasceranno parchi, piste ciclabili, facciate più belle, musei, progetti di città diverse da quelle di oggi. Migliori».
(al.bi.)