Courmayeur, chiusa la Val Ferret: il buon senso non basta, arriva un’ordinanza
Nel frattempo è partita una raccolta firme su change.org contro le dichirazioni del sindaco che ha invitato i non residenti a lasciare la Valle
Courmayeur, chiusa la Val Ferret.
Il buon senso non basta. Dopo le polemiche di ieri, giovedì 12 marzo il sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi ha firmato un’ordinanza con cui è stato disposto «il divieto di accesso pedonale e veicolare alla Val Ferret, a partire dalla sbarra della Palud e il divieto di accesso alla pista pedonale di Planpincieux».
Nell’atto viene precisato che «per coadiuvare l’attività delle Forze dell’Ordine nell’obiettivo di ridurre al minimo necessario gli spostamenti sul territorio comunale, risulta necessario limitare l’accesso alla Val Ferret, altrimenti meta abituale delle persone presenti a Courmayeur».
In aggiunta, «la limitazione all’accesso della Val Ferret risulta opportuna in ragione del fatto che la pista pedonale di Planpincieux è chiusa al pubblico e non è più monitorata dal gestore delle piste di Fondo».
Per gli stessi motivi è stata emanta l’ordinanza che ordina il divieto di accesso pedonale e veicolare alla pista della Brenva, in Val Veny.
Dall’applicazione dell’ordinanza sono escluse le Forze dell’Ordine, gli incaricati di pubblico servizio, i dipendenti comunali, i residenti di Planpincieux, i possessori di immobili.
La petizione contro il sindaco
«Non sono d’accordo con il sindaco di Courmayeur che chiede ai turisti di andarsene subito». Questo il titolo di una petizione lanciata sulla piattaforma change.org. Nel testo si fa riferimento all’invito che Miserocchi ha indirizzato ai turisti, invitando i non residenti a rientrare nelle loro località d’origine.