Coronavirus: #IORESTOACASA, ma in Valle tutti a prendere il sole. Scoppia la polemica
Da Courmayeur a Pila e non solo la stessa situazione
Il decreto Io resto a casa? In Valle d’Aosta sono in tanti (troppi) quelli che ignorano l’emergenza Coronavirus e affollano le località turistiche. Per godersi una giornata di sole, per giunta.
Da Courmayeur passando per Pila (e non solo) la situazione è la stessa: persone all’aria aperta. Altro che stare in casa!
Sul gruppo Facebook “Courmayeur nel bene e nel male” è scoppiata la polemica. A Planpincieux (Val Ferret) piazzale pieno zeppo di auto. E persone che si godono la bella e calda giornata di sole.
Lo stesso dicasi per il Fun Park di Dolonne.
In questo caso il gestore del bar “Lo Skilift” esasperato sottolinea che «il Fun Park Dolonne è chiuso, ma purtroppo la gente non rispetta i divieti (abbiamo messo cartelli, reti, …). E’ tutta la mattina che continuiamo a dirgli di uscire dal parco, ma non riescono a capirlo».
Il sindaco di Courmayeur: i controlli ci sono però…
«I controlli li effettuiamo – garantisce il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi -. La situazione è complessa da gestire, lo abbiamo segnalato anche nella riunione del Cosp. Noi sindaci abbiamo chiesto alla Questura di intensificare i controlli sul territorio».
Turisti in vacanza invece che stare a casa
Il decreto permette alle persone di andare a passeggiare o a fare jogging, purché siano sole. «Ecco, questo è uno degli aspetti difficili da gestire – prosegue Miserocchi -. Di fatto, i nuclei familiari possono stare insieme. Inoltre, i turisti anche possessori di seconde case che al 9 marzo si trovavano in una località devono rimanerci. Dopo quella data, nessuno si può muovere. A Courmayeur abbiamo il problema di famiglie ospiti qui, con qualche parente che da Milano vuole raggiungerle. Ecco, che sia chiaro: questo è vietato».
Courmayeur: sospeso il servizio navetta, piste di fondo chiuse
Il Comune di Courmayeur ha sospeso il servizio navetta (soprattutto per la Val Ferret) e con una ordinanza precisa che dall’11 marzo tutte le piste di fondo della Valle rimangono chiuse. Di conseguenza in Val Ferret il foyer, la pista di fondo e il tracciato pedonale sono chiusi a tempo indeterminato.
La possibile soluzione al problema
Quale possibile soluzione per far sì che le persone osservino alla lettera il decreto Io resto a casa?
«Restringere la normale mobilità – commenta Miserocchi -. Altrimenti chi è proposto al controllo incontra difficoltà enormi. Un esempio? Ieri (martedì 10 marzo) i carabinieri hanno effettuato controlli proprio a Dolonne. Bar regolarmente aperto, tavolini distanziati. Tutto in regola, insomma. Peccato ci fossero molte persone».
Il sindaco: #iorestoacasa
Come se non bastassero le norme, il sindaco Stefano Miserocchi lancia anche un avviso alla cittadinanza sul sito istituzionale del Comune.
In più, il primo cittadino, ha deciso di invitare i colleghi sindaci a fare lo stesso, inviando la bozza per la condivisione.
Il messaggio è chiaro. «Siamo tutti quanti coinvolti nella situazione generata dall’epidemia di COVID-19» sottolinea il primo cittadino, che chiede comunque di «non lasciare nulla al caso, se vogliamo tornare il più rapidamente possibile alla normalità».
Il sindaco si rende conto che «il messaggio non è stato ancora perfettamente compreso da tutti, e che ci siano ancora troppi incoscienti che stanno prendendo sottogamba la grave situazione in cui stiamo vivendo», ma ricorda che «#iorestoacasa non è uno slogan è un imperativo in questo periodo».
Miserocchi chiede che «TUTTI quanti rispettino le istruzioni contenute nel decreto del Presidente del Consiglio firmato lunedì 9 marzo 2020 e valido su tutto il territorio nazionale fino almeno al 3 aprile 2020», evidenziando che la cosa più importante è «che ciascuno di noi rimanga il più possibile a casa».
Il sindaco ricorda che «le Forze dell’Ordine, in coordinamento con i meccanismi comunali, sono costantemente al lavoro per verificare i motivi degli spostamenti, respingere quelli immotivati e contestare le eventuali sanzioni».
Per questo è fondamentale che «i turisti e i non residenti ancora presenti sul territorio di Courmayeur facciano ritorno alle loro località di origine ove possibile nel più breve tempo possibile, e questo esclusivamente per evitare ulteriori congestioni delle strutture sanitarie della Valle d’Aosta, che ha un unico ospedale».
L’ordinanza del Comune: chiusa anche la passeggiata
Il comune di Courmayeur, intanto, ha diramato la seguente ordinanza, riportata di seguito in maniera dettagliata.
Con riferimento alle nuove disposizioni del DPCM 9 marzo 2020 del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che estende le misure dell’art1 del DPCM 8 marzo 2020 a tutto il territorio nazionale, si comunica quanto segue:
– Uffici comunali chiusi al pubblico
– Il Courmayeur Sport Center è CHIUSO
– Courmayeur Cinema rimarrà CHIUSO
– La Biblioteca comunale per gli stessi motivi rimane CHIUSA ED EVENTI ANNULLATI
– Pista di Fondo – Dall’11 marzo tutte le piste di fondo della Valle rimangono chiuse. Di conseguenza in Val Ferret il foyer, la pista di fondo e il tracciato pedonale sono chiusi a tempo indeterminato.
– Mercato cittadino
– Il mercato sul Piazzale Grivel (Dolonne) non avrà luogo fino al 3 aprile 2020.
– Sono sospese le Sante Messe festive e feriali e le liturgie proprie della Quaresima;
– I funerali religiosi si svolgano privatamente in cimitero con le preghiere proprie;
– Sono sospese le attività pastorali e formative diocesane, zonali e parrocchiali;
– I fedeli che si recano in chiesa per la preghiera personale conservino la distanza tra loro di almeno 1 metro;
– Le confessioni si svolgano al di fuori del confessionale conservando la suddetta distanza tra confessore e penitente o indossando idonee mascherine;
– Le acquasantiere restino senza l’acqua lustrale;- Sono sospese le visite alle famiglie.
In foto: il parcheggio di Planpincieux a Coourmayeur (foto gruppo Courmayeur nel bene e nel male)
(lu.me.)