Coronavirus, stretta del Governo: tutto chiuso tranne i servizi di pubblica utilità
Su tutto il territorio nazionale. Farmacie, negozi di generi alimentari, supermercati, banche, uffici postali, assicurazioni, tabaccai, edicole, benzinai, meccanici rimangono aperti
Tutto chiuso. Tranne chi offre servizi di pubblica utilità. Su tutto il territorio nazionale.
L’ulteriore stretta del Governo per cercare di contenere il contagio dal Coronavirus è stata comunicata questa sera, mercoledì 11, dal premier Giuseppe Conte, in diretta Facebook.
Tutto chiuso o quasi
Cosa resta aperto: Ipermercati, Supermercati, Discount di alimentari, Minimercati e altri esercizi non specializzati di alimentari vari, Commercio al dettaglio di prodotti surgelati, Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici, Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati, Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati, Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati, Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico, Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari, Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione, Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici, Farmacie, Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica, Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati, Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale, Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici, Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia, Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini, Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione, Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono, Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici.
Aperti anche: Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia, Attività delle lavanderie industriali, Altre lavanderie, tintorie, Servizi di pompe funebri e attività connesse.
Sacrificio necessario
“Solo così possiamo contenere l’epidemia – ha detto Conte -. Ce la faremo. No all’assalto ai supermercati, perché non c’è il rischio di non trovare gli approvvigionamenti”.
La stretta chiesta da Lombardia, Piemonte e Veneto
A più riprese i presidenti di Lombardia, Piemonte e Veneto hanno chiesto al Governo misure più restrittive. Un inasprimento ai precedenti decreti “necessario per limitare i contagi, per vincere la battaglia contro il Coronavirus”, hanno detto i governatori.
Da epidemia a pandemia
L’Organizzazione mondiale della sanità ha comunicato che da epidemia quella da Coronavirus si è trasformata in pandemia (di tutti, ndr). Oggi in Italia gli infettati hanno superato le 12 mila unità, oltre 2.000 più di ieri. I morti quasi 900; oltre mille le persone guarite. Le previsioni sono di un prossimo aumento di casi.
(re.newsvda.it)