Coronavirus: 7 contagiati in Valle, uno è un bambino
Oltre al bambino sono contagaiti due post adolescenti e quattro adulti: sono tutti al proprio domicilio, con sintomi che per ora non richiedono il ricovero in ospedale. 28 i tamponi effettuati; si aspetta l'esito degli ultimi 5, gli altri sono negativi. Il presidente della Regione invita a non drammatizzare: «situazione sotto controllo».
Coronavirus: sale a 7 il numero dei contagiati in Valle.
Sono sette i pazienti contagiati dal coronavirus nella nostra regione.
Lo ha comunicato il presidente della Regione Renzo Testolin nell’incontro convocato alla sede della Protezione Civile per fare il punto sull’emergenza sanitaria che ha investito anche la nostra regione.
28 tamponi effettuati, si aspetta l’esito di 5
«Sono stati effettuati in tutto 28 tamponi – ha spiegato Testolin -, aspettiamo l’esito di 5, gli altri sono negativi».
I pazienti sono tutti al proprio domicilio, con sintomi lievi e comunque quotidianamente monitorati dal Servizio di Igiene Pubblica e dal 118.
«Naturalmente è aumentato il numero delle persone isolate – ha spiegato Testolin – questo con contenere potenziali gruppi di contagio».
Il presidente della Regione ha invitato «a non drammatizzare; la situazione è sotto controllo, è un dato positivo».
Tutela degli ospedali
Anche se la situazione è sotto controllo è necessaria una ulteriore tutela a protezione dell’ospedale e dei medici perchè la possibilità di contagio sia quanto più lontana possibile.
«Evitare il sovraffollamento è il primo strumento di protezione – ha commentato il Commissario straordinario dell’azienda Usl Angelo Pescarmona – dei sette contagi, nessuno è ricoverato».
«Considerato che dobbiamo mettere in campo ogni azione possibile per limitare la diffusione dell’infezione abbiamo pensato ad alcune manovre con l’obiettivo di limitare il sovraffollamento – ha ribadito Pescarmona.
Escluse le prestazioni salvavita come chemio, radioterapia, dialisi e interventi chirurgici, abbiamo deciso di limitare l’accesso alle prestazioni ambulatoriali non urgenti.
Le visite dei parenti sono limitate a un solo parente, esclusivamente nella fascia oraria 18-20.
Eccezioni sono accordate in Pediatria, dove evidentemente i bambini hanno bisogno della presenza continuativa di un genitore o parente.
Nei poliambulatori
Entro stasera, anche davanti ai poliambulatori nei vari comuni saranno installate le tende per il pre triage messe a disposizione dalla Protezione Civile e nelle quali opererà personale dell’azienda Usl.
Una squadra che funziona
«Di squadra Usl che funziona e che sa lavorare bene insieme e che insieme è al lavoro per risolvere un problema grave» – ha parlato il direttore sanitario dell’azienda Usl Pier Eugenio Nebiolo.
Il direttore ha poi parlato «di scuse necessarie agli utenti, perchè certe decisioni creano disagio.
Ma è un disagio a fin di bene; chi frequenta l’ospedale sa quanta gente, ogni giorno c’è in piastra o al laboratorio analisi».
Un esempio? Il laboratorio analisi limita il libero accesso solo alle prestazioni urgenti.
Chi ha la prenotazione, sia sul territorio che in ospedale, può tranquillamente recarsi ad effettuare i prelievi di sangue. Chi non ha la prenotazione, a meno di urgenze, rinvii.
«Stamattina, al laboratorio analisi – rispetto al primo marzo – si sono presentati circa la metà degli utenti, 234 contro una media di oltre 400 persone» – ha spiegato il dottor Nebiolo -.
Posti letto aggiuntivi
«Abbiamo messo in atto alcune misure prima ancora di avere un evento ospedaliero – ha spiegato il dottor Luca Montagnani, direttore del Dipartimento Emergenza, Rianimazione e Anestesia.
Siamo preparati in ambito ospedaliero a eventuali cure dedicate – ha detto – che sottraggono personale ai malati ‘normali’».
E’ stata aumentata la disponibilità dei posti letto in Rianimazione, da destinare a eventuali casi sospetti o accertati di infezione.
Sono stati anche aumentati i posti letti in Pneumologia e Malattie Infettive mentre una decina di pazienti – per liberare letti a scopo preventivo – sono stati trasferiti alla clinica di Saint-Pierre.
L’Unità di crisi ha in programma un incontro con i sindaci lunedì 9 marzo, per un confronto più preciso sui contenuti del Decreto del premier Conte.
Nella foto da sinistra, Pier Eugenio Nebiolo, Angelo Pescarmona, Renzo Testolin, Pio Porretta, Mauro Baccega e Luca Montagnani.
(cinzia timpano)