Plan Chécrouit, Confcommercio chiede un fondo regionale a sostegno delle attività
Confcommercio interviene sull'evacuazione di alcune attività in seguito alla frana che ha travolto una parte dell'area del comprensorio di Plan Chécrouit a Courmayeur
Sull’emergenza frana di Plan Chécrouit e la conseguente evacuazione di alcune attività interviene Confcommercio. L’associazione chiede un fondo regionale a sostegno delle aziende colpite.
L’intervento di Confcommercio
«Urge un’istituzione regionale di sostegno alle aziende coinvolte in emergenze territoriali». Dice il presidente di Confcommercio – Fipe VdA, Graziano Dominidiato.
Sul tema interviene anche Edoardo Melgara, delegato Confcommercio di Courmayeur. «È il momento della solidarietà e della disponibilità a sostenere i colleghi che hanno dovuto sospendere l’attività. Siamo vicini ai loro collaboratori. Nei prossimi giorni faremo un dettagliato punto della situazione».
Dall’associazione dei commercianti arriva la solidarietà ai titolari e ai lavoratori delle attività che hanno dovuto chiudere temporaneamente in seguito all’ordinanza del sindaco Stefano Miserocchi.
I provvedimenti cautelativi decisi per salvaguardare turisti, residenti e lavoratori sono condivisi da Dominidiato e Melgara, che concordano sulla necessità di un incontro urgente per fare il punto della situazione.
Un fondo di sostegno
Visto il susseguirsi di emergenze locali che penalizzano le attività economiche e ricettive valdostane, il presidente Dominidiato invita la Giunta a «istituire un fondo regionale destinato a sostenere chi è danneggiato da eventi localmente circoscritti ma che mettono in grande difficoltà gli imprenditori, le aziende ed i lavoratori dipendenti».
Un fondo che preveda anche un’immediata moratoria dei pagamenti delle tasse comunali e regionali, nonché la sospensione delle rate dei mutui. A circa cento lavoratori e ai loro datori, che in poche ore, hanno dovuto sospendere le attività a causa del rischio frana, Edoardo Melgara esprime «vicinanza soprattutto agli imprenditori che hanno dovuto dire ai propri dipendenti che il loro rapporto di lavoro è sospeso fino al termine dell’emergenza».
Melgara ricorda che già nei mesi scorsi alcune aziende della Val Ferret sono state penalizzate dall’emergenza per il crollo del ghiacciaio di Planpincieux. «Penso – conclude Melgara – che ora sia il momento della solidarietà e del sostegno, per quanto possibile, ai colleghi, ma dobbiamo al più presto ritrovarci per analizzare la situazione, alla luce anche di un circa 80% di disdette che continuano a giungere a causa del Coronavirus, e valutare le iniziative da assumere in prospettiva della prossima stagione estiva».
(re.newsvda.it)