Coronavirus: limitazioni accesso uffici pubblici. Ma è all’italiana
Aosta: negli uffici dell'Agenzia delle entrate accesso uno alla volta. All'Inps sala d'aspetto affollata
Coronavirus: ente che vai regola che trovi. Un recepimento della direttiva all’italiana.
Limitazioni all’Agenzia delle entrate
E’ successo ad Aosta questa mattina, lunedì 2 marzo. All’Agenzia delle entrate utenti in coda, come di consueto, ma all’esterno degli uffici.
In ottemperanza alle disposizioni della Presidenza del Consiglio dei ministri per limitare il contagio da coronavirus, gli utenti entrano una volta negli uffici dell’Agenzia.
Peccato però che sulla porta di ingresso, la direttiva dell’ufficio indichi una cosa differente. Si legge: «in questo ufficio in sala di attesa è corretto uno stazionamento di 8 persone».
Così, una gentile addetta, apre e chiude la porta di ingresso agli utenti: uno esce e un altro entra. Tra i mugugni generali, perché in sala di aspetto le persone non sono più di tre.
E consiglia: «se non avete niente di urgente, tornate la settimana prossima». Data la situazione, è normale è che lo scetticismo sia generale.
Inps: sala d’attesa affollata
Ente che vai, regola che trovi, dicevamo. Ecco, infatti, che all’Inps nessuna limitazione (ore 9,30) è in atto.
E dire che proprio l’ufficio dell’Inps di corso Battaglione ad Aosta sette giorni prima aveva chiuso i battenti. Chiusura a scopo precauzionale che ha raccolto un mare di proteste e critiche. Tanto che il giorno successivo l’attività era ripresa regolare.
All’Inps stamani nessun avviso affisso. E tantomeno nessuna limitazione di accesso alla sala d’attesa, dove abbiamo riscontrato il solito affollamento.
In foto: le persone in attesa davanti all’ingresso dell’Agenzia delle entrate
(lu.me.)