Fidas: il congresso nazionale per la prima volta in Valle d’Aosta. Ma calano i giovani donatori
L'appuntamento è dal 30 aprile al 2 maggio; le nuove generazioni, però, sono distanti dal tema della donazione
Fidas: il congresso nazionale per la prima volta in Valle d’Aosta. La nostra regione, infatti, dal 30 aprile al 2 maggio 2020, sarà, per la prima volta nella storia, la sede del congresso nazionale Donatori di sangue Fidas, giunto alla 59ª edizione. Inoltre, dal 30 aprile al 3 maggio, ospiterà la 39ª Giornata del Donatore del sangue Fidas. Sono in calo, però, i giovani donatori.
I due eventi, organizzati dalla sezione valdostana in collaborazione con la Fidas nazionale, saranno un modo concreto per celebrare il quattordicesimo anno di vita della sezione attualmente presieduta da Rosario Mele.
La Fidas VdA vanta al momento 1.600 iscritti, pari al 12.5% dei donatori di sangue valdostani.
Durante il Congresso saranno premiati, il 1° maggio, i vincitori del concorso giornalistico X Premio Fidas – Isabella Sturvi. Il concorso è suddiviso in tre categorie: nazionale, locale ed emergente.
È riservato a giornalisti che alla data di pubblicazione del bando non abbiano compiuto 35 anni di età. È istituito anche un Premio alla carriera riservato al giornalista che in carriera si sia distinto per avere dimostrato attenzione ai temi della donazione del sangue e degli emocomponenti.
Gli altri eventi
Gli eventi legati al 59° congresso Fidas avranno come Centro organizzativo l’Hostellerie du Cheval Blanc in corso Ivrea ad Aosta. Il primo atto si svolgerà giovedì 30 aprile alle 10.30 al Castello Gamba di Châtillon. Si tratta della conferenza stampa di apertura del congresso.
Il 1° e il 2 maggio, nei locali dell’Hostellerie, si svolgeranno i lavori congressuali. Il Congresso si concluderà il 3 maggio con la sfilata nel centro storico di Aosta, cerimonia che celebrerà contestualmente la 39ª edizione della Giornata del Donatore di sangue Fidas e precederà la Santa Messa celebrata dal Vescovo di Aosta Monsignor Franco Lovignana. Sono attese circa 2.000 persone.
La carenza di giovani donatori
Il presidente nazionale Fidas, Aldo Ozino Caligaris dice: «L’obiettivo che ci proponiamo, e che dibatteremo durante il 59° congresso, è di fare crescere nel Paese la cultura della donazione del sangue. L’Italia ha attualmente un buon livello di donazioni, ma soffre per la disaffezione dei giovani nei confronti di questa pratica. Su questo concentreremo i nostri sforzi nel futuro».
La carenza di forze giovani tra i donatori è il cruccio anche della sezione valdostana Fidas. La conferma viene dal presidente Rosario Mele, da sempre in prima linea sul tema della donazione. «Servono forze nuove, fresche. Vedremo di sollecitare i giovani a unirsi a noi per un una pratica che serva l’intera collettività. In Valle stiamo per dare vita a Fidas Giovani. Ci auguriamo che l’invito venga raccolto da molti. Le nostre porte sono aperte» ha detto.
(alessandro camera)