Frode piscine regionali: il pm chiede quattro condanne
L'udienza è stata rinviata per repliche al 18 febbraio.
Frode piscine regionali: il pm chiede quattro condanne.
Al termine della requisitoria, il sostituto procuratore Luca Ceccanti ha chiesto al gup Davide Paladino la condanna per i quattro imputati nell’ambito del processo (rito abbreviato) relativo a una presunta frode nei corsi di nuoto organizzati tra il settembre 2017 e il settembre 2018 nelle piscine regionali di Aosta, Verrès e Pré-Saint-Didier.
Per Gianluca e Maurizio Fea (rispettivamente consigliere di amministrazione di Regisport e legale rappresentate dell’Asd Natatio omnibus; entrambi difesi dall’avvocato Maria Rita Bagalà) l’accusa ha chiesto la condanna a un anno e sei mesi, più 3 mila euro di multa. Il pm ha poi chiesto un anno (e 3 mila euro di multa) per Nicola Abbrescia (difeso dall’avvocato Andrea Giunti), legale rappresentate di Regisport. Per Pamela Sorbara (legale rappresentate dell’Asd Aosta nuoto, difesa dall’avvocato Laura Marozzo), infine, è stata chiesta la condanna a 5 mesi e 10 giorni, più 300 euro di multa.
I quattro sono accusati di frode nelle pubbliche forniture. Secondo l’accusa i corsi demandati alle due Asd erano – in difformità dal contratto tra Regione e Regisport – a volte con durata inferiore e costo superiore al previsto.
La Regione, che in un primo momento aveva comunicato la costituzione di parte civile, oggi non era rappresentata in aula dall’Avvocatura regionale; la costituzione, dunque, viene intesta come abbandonata e l’ente pubblico non potrà ricevere un risarcimento del danno in caso di condanna degli imputati.
Dopo le arringhe dei difensori, il gup ha disposto il rinvio dell’udienza per eventuali repliche dell’accusa e controrepliche dei difensori al 18 febbraio.
(f.d.)