Consiglio Valle: stretta sul conferimento dei rifiuti nelle discariche
Passa un subemendamento bipartisan con 26 voti a favore
Consiglio Valle. La stretta sul conferimento dei rifiuti nelle discariche di Chalamy di Issogne e Pompiod di Aymavilles passa per il rincaro delle tariffe, per l’imposizione di un tetto, per il no ai rifiuti speciali extra regionali e stop all’allargamento delle discariche. Passa – con voto segreto – con 26 favorevoli, tre contrari e 6 astenuti. Si chiude con la votazione degli allegati la sei giorni dedicata alle leggi di finanza regionale. Per il prosieguo della legislatura le diplomazie sono al lavoro.
Il Consiglio Valle trova la sintesi tra le proposte messe in campo dalle varie forze politiche per dare una risposta alle 13 mila firme raccolte dal comitato La Valle d’Aosta non è una discarica contro la realizzazione della discarica di Chalamy a Issogne.
L’illustrazione
Così l’assessore all’Ambiente Albert Chatrian nel presentare il testo. «Penso che in certi momenti sia importante mettere insieme le forze in questo Consiglio. La proposta penso possa andare nella direzione di poter salvaguardare la salute e l’ambiente delle nostre comunità per dare una direzione comune. E’ il lavoro di chi affronta certe tematiche con serietà. Nel momento in cui ci confronta la direzione viene data e c’è spazio per affrontare tematiche anche delicate. La Valle d’Aosta ha la necessità di avere discariche per inerti (da edilizia principalmente). Andiamo a disincentivare e ridurre, da una parte, e dall’altra dare soluzioni garantiste alle nostre comunità».
Ha aggiunto il presidente della Regione Renzo Testolin. «Le norme tracciano i percorsi che si possono seguire. Evidentemente nel tempo queste norme sono cambiate. Oggi la scelta forte è che c’è un tentativo forte di cambiare le regole del gioco. E’ il risultato di una volontà comune che va verso quanto i cittadini vogliono».
Così Roberto Cognetta (Vdalibra). «E’ stata una discussione molto lunga ma alla fine si è arrivati a una sintesi che non accontenta tutti ma anche che non scontenta tutti. Si mette in discussione una decisione assunta da dirigenti. La politica riforma una soluzione dei tecnici. Non credo debba essere una decisione di cui qualcuno rivendichi la paternità e quindi chiedo il voto segreto».
Il subemendamento
Punta a «disincentivare la realizzazione di discariche e l’utilizzo delle discariche per il conferimento di rifiuti speciali provenienti da altri regioni; si prevede per le discariche già autorizzate, ma non ancora in esercizio, il divieto di completare i lavori correlati alle attività di smaltimento dei rifiuti speciali extra regione, ad eccezione dei rifiuti inerti. Conseguentemente, le autorizzazioni e le eventuali proroghe concesse per la realizzazione dei lavori di cui al precedente periodo si intendono revocate a decorrere dal 15 febbraio 2020. Viene invece mantenuto il limite del 20% della capacità annua autorizzata per le sole discariche già realizzate e già in esercizio.
(danila chenal)