Aosta: diminuisce la concentrazione di tutti gli inquinanti
I dati relativi al 2019 sono stati presentati durante l'Osservatorio della qualità dell'aria
Diminuisce la concentrazione di tutti gli inquinanti. Lo rivela l’ARPA nel corso dell’Osservatorio della qualità dell’aria in ambito urbano del comune di Aosta. Le rilevazioni si riferiscono all’anno 2019. Nel mese di gennaio, invece, rivelata una concentrazione superiore a causa del fenomeno di polveri saharine che ha investito la regione nei giorni scorsi.
Assente la Cogne Acciai Speciali
L’amministratore delegato dell’azienda, Monica Pirovano, ha inviato una lettera spiegando le motivazioni dell’assenza all’Osservatorio. Si tratta di «garbo verso gli inquirenti che stanno indagando per inquinamento ambientale».
Gli inquinanti: diminuisce la concentrazione di NO2
La concentrazione di diossido di azoto (NO2) rilevata dalle centraline è inferiore ai limiti previsti dalla legge (40 microgrammi/metro cubo).
Nelle tre centraline di rilevamento (piazza Plouves, via Liconi e via I Maggio) i valori si attestano tutti tra i 21 e 27 μg/m3.
Un altro inquinante oggetto di rilevazione è l’ozono (O3). La concentrazione di questo gas è maggiore nell’area suburbana, dove tende ad accumularsi in quantità maggiore. L’ozono, infatti, è molto instabile e di notte si distrugge, come ha spiegato Claudia Tarricone dell’ARPA.
In calo le polveri sottili
Buone notizie anche dal fronte delle polveri sottili. La concentrazione di PM10 nel corso dell’anno è risultata inferiore sia ai limiti normativi italiani che a quelli raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Le giornate in cui è stato superato il limite di polveri sottili previsto dalle legge sono sette. Una volta il superamento è stato rilevato in piazza Plouves, le altre sei nella zona industriale di via I Maggio.Inferiori al valore soglia anche i PM 2.5.
«Necessari altri dati per verificare l’efficacia della nuova cappa aspirante»
Tarricone si è soffermata anche sulla nuova cappa aspirante della Cogne Acciai Speciali, entrata in funzione nei mesi scorsi. «Per verificare l’efficacia della cappa è necessario avere in mano almeno i dati relativi a tutto il 2020».
«Metalli inquinanti non destano preoccupazione»
«Arsenico, cadmio e piombo sono nettamente sotto la soglia fissata e non destano preoccupazione. Sono metalli che non fanno parte del ciclo produttivo della Cogne e sono ai limiti della rilevabilità» ha proseguito la dirigente.
In regola i valori del Nichel, in diminuzione rispetto agli anni scorsi.
Anche le concentrazioni di benzo(a)pirene sono in diminuzione. L’inquinante si produce durante la combustione di biomasse utilizzate per il riscaldamento domestico.
(t.p.)