Contro Defr: 42 pagine di Lega, Mouv, VdA Libra e Restano «per mandare a casa un governo ormai fatto di superstiti»
Il documento sarà presentato in Consiglio regionale domani, martedì 28 gennaio
Quarantadue pagine per «mandare a casa un governo ormai fatto di superstiti». Questo l’obiettivo dichiarato, e messo nero su bianco in un «Contro Defr 2020 – 2022» proposto da Lega, Vda Libra, Mouv e Gruppo Misto (Claudio Restano) questa mattina, lunedì 27 gennaio, a palazzo regionale.
«E’ un documento – ha esordito Stefano Aggravi (Lega) – che contrasta in modo radicale il Documento di Economia e Finanza regionale che verrà presentato oggi pomeriggio nella prima giornata di lavori del Consiglio regionale. Un documento in cui a parere nostro non ci sono quei segnali di cambiamento di cui la Valle d’Aosta ha bisogno per il rilancio verso un futuro migliore».
«Il nostro documento – hanno detto i rappresentanti dei movimenti firmatari del Contro Defr – ha tutto quanto serve per cambiare la rotta. In pillolein questo nostro Defr bellicoso ci sono i punti base per ridare slancio alla comunità valdostana».
I punti principali
In primis, le diretttrici programmatiche partono dai Rapporti con lo Stato centrale. «E’ necessario rafforzare la nostra autonomia sia dal punto di vista finanziario sia nella definizione di nuove norme di attuazione – ha spiegato Aggravi -. Tra le priorità, anche i rapporti con l’Europa, dovevogliamo contare di più, rafforzando la nostra rappresentanza a Bruxelles e creando una nuova regia unica delle politiche europee».
Per Stefano Ferrero (Vda Libra) «sono prioritari il turismo, cui serve un ente unico regionale che deve diventare il braccio operativo della promozione della Valle d’Aosta nel mondo». Ferrero mette in primo piano anche «sviluppo economico: industria, artigianato, commercio, Lavoro, innovazione tecnologica, settori che devono essere messi a sistema per affrontare le nuove sfide del mercato».
Elso Gerandin (Mouv) ha messo l’accento sul «sistema degli enti locali, settore che da parte dell’attuale governo regionale è stato boicottato e sull’agricoltura, settore nel quale è necessaria una nuova sinergia con il turismo per il riscatto della dimensione montagna».
Claudio Restano (Misto), rappresentante di se stesso, ha affrontato il tema sanità «che è percepita negativamente dai valdostani, soprattutto perché è un settore privo di programmazione. Questa sanità deve essere liberata dal commissariamento e deve avere una nuova governance».
Sullo sport, Restano ha proposto un rinnovamento totale, mentre sui trasporti «è indispensabile approvare rapidamente il Piano regionale».
Il Contro Defr, sempre in pillole, si è rivolto anche alla riforma dell’amministrazione regionale, dove «è necessario superare l’Ancien régime riformando la legge 22/2010 , creando una “école valdotaine de l’Administration”, razionalizzando e rilanciando il l sistema delle partecipate».
Il documento propone anche «cambiamenti nelle politiche sociali; sulla tutela e la valorizzazione del territorio; sull’edilizia residenziale pubblica, dove lo slogan è «prima i nostri cittadini e chi rispetta le regole».
Il Controdefr propone ampie innovazioni e cambiamenti anche su «istruzione, università e sull’ambiente».
Il documento sarà portato all’attenzione dell’assemblea legislativa domani mattina, 28 gennaio, dopo che la Maggioranza attuale avrà illustrato (oggi pomeriggio) le relazioni del presidente della Seconda commissione consiliare, Pierluigi Marquis e dell’assessore alle Finanze, Renzo Testolin.
(alessandro camera)