Sanità: dal 1º febbraio le ‘ricette’ valgono sei mesi
L'Esecutivo ha modificato la validità delle prescrizioni per l'accesso ai servizi ambulatoriali di specialistica, di diagnostica strumentale e di laboratorio che a oggi era di 30 giorni.
Sanità: dal 1º febbraio le ‘ricette’ valgono sei mesi.
L’Esecutivo ha approvato oggi la modifica alla validità delle prescrizioni per l’accesso ai servizi ambulatoriali di specialistica, di diagnostica strumentale e di laboratorio.
L’impegnativa avrà una validità di sei mesi invece degli attuali 30 giorni.
Novità dal 1º febbraio
Dal primo febbraio, le ricette non farmaceutiche, a eccezione di quelle con classe di priorità U – urgente o B breve – avranno una validità pari a 180 giorni dalla data di prescrizione e non più di 30 giorni come è attualmente.
«La modifica rappresenta un’agevolazione importante per i cittadini, prevedendo una maggiore flessibilità temporale per le prenotazioni delle prestazioni non urgenti – ha commentato l’assessore alla Sanità Mauro Baccega -.
Al tempo stesso, la modifica sostiene il servizio di assistenza primaria, evitando di appesantire l’attività ambulatoriale, con pazienti che devono ripresentarsi dal proprio medico per chiedere una nuova emissione di ricette scadute».
Validità ricetta
La modifica ai tempi di validità della ricetta era stata più volte sollecitata dal Comitato permanente regionale dei medici di medicina generale ed era stata condivisa con l’azienda Usl valdostana.