Maxi-rissa davanti alla Cittadella: sette giovani nei guai
Si tratta di due minorenni e cinque maggiorenni.
Maxi-rissa davanti alla Cittadella: sette giovani nei guai.
La Squadra Mobile della Questura, guidata dal commissario capo Eleonora Cognigni, ha deferito all’Autorità giudiziaria sette giovani (tra cui due minorenni, le cui posizioni saranno vagliate dal Tribunale dei minori di Torino) per il reato di rissa, a seguito dei fatti verificatisi lo scorso 10 gennaio.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’alterco sarebbe iniziato all’interno della Cittadella dei giovani di Aosta.
Appena dopo lo “scontro”, un operatore della struttura aveva spiegato che «un gruppetto di ragazzi è entrato in Cittadella e ha iniziato ad aggredire verbalmente e con degli spintoni alcuni ragazzi che erano qui. Noi siamo intervenuti immediatamente per cercare di calmarli e abbiamo chiamato le Forze dell’ordine e il direttore. Dopo qualche istante sono tutti usciti dalla struttura e,appena fuori (quindi su via Garibaldi ndr) è scoppiatala rissa vera e propria. Noi abbiamo continuato a provare a sedare gli animi anche se i ragazzi erano fuori dalla Cittadella. Appena si sono sentite le sirene, però, si sono tutti dileguati».
Tutti tranne tre ragazzi, due 18enni e un 17enne; i tre sono finiti in pronto soccorso (due si sono presentati autonomamente al Parini, mentre un terzo è stato trasportato dall’ambulanza). Le prognosi sono di 25, 15 e 7 giorni.
Nel tardo pomeriggio di venerdì 10 gennaio, sul posto era presente anche il direttore della Cittadella Jean Frassy, che ha spiegato:«Qui non ci sono le telecamere,comunque siamo disponibilissimi a confrontarci con le Forze dell’ordine» per fare luce sull’accaduto.
A quanto appreso, lo “scontro” sarebbe nato per futili motivi. Un ragazzo, insieme ad altri amici, si sarebbe avvicinato a un gruppetto di coetanei per lamentare il fatto che i tre giovani avevano fatto degli apprezzamenti alla fidanzata del primo. Da lì iniziano a volare parole grosse e qualche spintone. Usciti dalla struttura, però, i giovani passano dalle parole ai fatti, o meglio alle mani.
«Le successive indagini della Squadra Mobile hanno ricostruito le dinamiche dell’accaduto e individuato compiutamente i responsabili», fa sapere la Questura. I soggetti ritenuti responsabili all’esito degli accertamenti hanno un’età compresa tra i 15 e i 19 anni.
Oltre alle testimonianze rese da alcuni testimoni, la Polizia avrebbe anche utilizzato le immagini registrate da alcune telecamere di videosorveglianza presenti in via Garibaldi.
(f.d.)