Lutto: domani, giovedì, l’addìo al disegnatore Francesco Corni
L'artista si è spento dopo malattia nella sua casa di Strambino; ha illustrato in modo minuzioso Aosta romana ma anche castelli, chiese e tanti esempi di architettura alpina.
Si terranno domani, giovedì 23 gennaio, alla chiesa di Strambino, i funerali di Francesco Corni, il grande disegnatore di architettura, amico della Valle che ha illustrato a china e con altre tecniche, Aosta romana, castelli, chiese, cappelle e esempi di architettura alpina.
Malato da qualche tempo, Francesco Corni era stato dimesso sabato dall’ospedale Molinette di Torino.
Nella notte tra lunedì e martedì un improvviso aggravamento.
Classe 1952, originario di Modena, Francesco Corni era arrivato in Valle nei primi anni ’70.
Lavorò come guardaparco, poi, dopo un concorso vinto, lasciò il lavoro per testimoniare, con la sua matita, scavi, monumenti, edifici.
Esprimono cordoglio il sindaco di Aosta Fulvio Centoz e la presidente del Consiglio comunale Sara Favre che ricordano le numerose pubblicazioni di Francesco Corni.
«Va ricordato in particolare per le Sue tavole a china in cui ha illustrato in modo minuzioso Aosta romana, ma anche i castelli, le chiese e le case rurali del patrimonio culturale archeologico valdostano.
Nel 1975 aveva collaborato come disegnatore e rilevatore archeologico per la Sovrintendenza ai Beni Culturali della Valle d’Aosta e nel 1990 si era aggiudicato il premio letterario “René Willien” proprio grazie al libro illustrato ‘Aosta, la città romana’».
Francesco Corni lascia la moglie Maria e quattro figlie.
Nella foto in alto, Francesco Corni nel 2014, alla saletta dell’Hôtel des Etats in occasione dell’inauguraione della mostra ‘Augusta Praetoria’.
(c.t.)