Consiglio Aosta: 1,4 milioni di bollette del servizio idrico non riscossi
Diffusi i dati in merito ai crediti vantanti dal comune di Aosta a seguito di un'interrogazione di Etienne Andrione. Dai controlli recuperati oltre 500 mila euro, 300 mila euro di rateizzazioni
È di un milione 408 mila 132,62 euro l’ammontare delle bollette del servizio idrico integrato comunale non riscosse.
La notizia arriva dal consiglio comunale di Aosta, per mano dell’assessore competente, Delio Donzel, che fornisce i dati alla luce di un’interrogazione presentata dal leghista Etienne Andrione.
L’interrogazione
Il portacolori del Carroccio, alla luce dell’iniziativa presentata qualche mese fa insieme a Pietro Verducci, vuole fare chiarezza alla luce della legge di bilancio, che prevede, dal 1° gennaio 2020, il termine biennale per prescrizione delle bollette idriche.
Andrione sottolinea il «rischio per le finanze comunali» e ricorda la situazione «pacificamente riconosciuta come grave» dal dirigente comunale Marco Framarin, che aveva poi evidenziato la volontà di effettuare «uno sforzo massivo» per recuperare il grave danno alle finanze comunali.
Da qui la richiesta di sapere gli sforzi e «il totale delle bollette del servizio idrico integrato comunale, a oggi non riscosse, cui potrebbe essere opposta l’intervenuta prescrizione del credito».
La risposta
«In effetti la disposizione di legge prevede il passaggio da cinque a due anni della prescrizione – ammette l’assessore con delega al Servizio idrico, Delio Donzel -. La prescrizione, però, non è automatica, se ricevo una bolletta oggi, non posso tenerla in un cassetto per due anni e poi non pagarla più. Questa, infatti, è giustificata solo per elevati ritardi nella fatturazione da parte dell’ente gestore».
I dati
Delio Donzel conferma poi «lo sforzo massivo dell’Ufficio Acquedotto», che ha coinvolto «tutte le situazioni di morosità di tutte le utenze» a eccezione di quelle per cui «erano già in corso contenziosi seguiti dall’ufficio».
Nel dettaglio, sono state inviate «920 raccomandate, 215 Pec», per un totale di «un milione 952 mila 468,74 euro di bollette non riscosse» da agosto 2007 a dicembre 2018.
A seguito di tale operazione, sono stati incassati «544 mila 336,12 euro» e sono pervenute richieste di rateizzazione per «317 mila 501,22 euro», già inserite nei piani di rateizzazione.
Bollette non riscosse
Alla luce di quanto fatto, il totale di bollette non riscosse ammonta, appunto, a «1 milione 408 mila 132,26 euro, di cui 250 mila 076 euro già inserite nei piani rateizzazione».
Inoltre, «315 mila 035,85 euro si riferiscono a bollette emesse prima dell’agosto 2014, di cui 150 mila 480,57 euro sono già state sollecitate nel 2011 – continua Donzel -. Infine, 543 mila 020,77 euro si riferiscono a crediti maturati dopo agosto 2014».
L’assessore ricorda inoltre che «l’ufficio è impegnato nella formazione del ruolo per il recupero coattivo degli importi non incassati – conclude -. Va dato merito all’iniziativa di Verducci e Andrione che ha contribuito a fare da sprone per l’ufficio Acquedotto. La situazione è sotto controllo, verificheremo bene la prescrizione, ma ricordo che non ci sono automatismi».
(alessandro bianchet)