Geenna: per cinque imputati il processo sarà celebrato ad Aosta
Il gup di Torino ha disposto il rinvio a giudizio.
Geenna: per cinque imputati il processo si svolgerà ad Aosta.
Avendo scelto il rito ordinario, Monica Carcea, Marco Sorbara, Nicola Prettico, Antonio Raso e Alessandro Giachino saranno giudicati nel Tribunale di Aosta. Oggi, venerdì 17 gennaio, il gup di Torino Alessandra Danieli ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti dei cinque imputati.
Sorbara e Carcea sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa, mentre Prettico, Raso e Giachino – secondo l’accusa – facevano parte del Locale.
In questi giorni sono anche state respinte dal gup le richieste di scarcerazione avanzate durante la scorsa udienza dagli avvocati Claudio Soro (difensore di Giachino), Ascanio Donadio e Pasquale Siciliano (avvocati di Raso).
Riguardo all’istanza presentata al gup, l’avvocato Soro spiega: «L’abbiamo fatta in questa fase perché ci sembrava opportuno dopo quasi un anno di reclusione. Però il titolo di reato non consente margini di manovra. Solo in dibattimento potremo risolvere i nostri problemi, perché solo la sinergia dibattimentale può chiarire a fondo questa questione».
Si divide così anche geograficamente dunque il cammino dei vari soggetti portati alla sbarra dai pm della DDA Stefano Castellani e Valerio Longi.
Roberto Alex Di Donato, Marco Fabrizio Di Donato e Francesco Mammoliti – presunti membri del Locale ‘ndranghetista – hanno scelto il rito abbreviato, quindi saranno giudicati dal gup Danieli a Torino. Anche Bruno Nirta – per la DDA, uno dei vertici della consorteria criminale – ha scelto il rito alternativo; per lui, è iniziato venerdì 17 il procedimento penale con la prima udienza preliminare. In aula, l’avvocato di Nirta, Luigi Tartaglino ha presentato due eccezioni, ma entrambe sono state respinte dal gup.
Ma torniamo ad Aosta. Per ospitare il processo, che si svolgerà davanti al Collegiale, il palazzo di giustizia di via Ollietti dovrà organizzarsi, ad esempio per valutare la possibilità di effettuare dei collegamenti dal carcere. Secondo alcuni legali, è possibile che anche gli imputati ancora in cella possano essere fisicamente presenti in aula.
(f.d.)