Aosta: in arrivo una nuova stretta sui déhors
Dell'argomento si è discusso nell'ultima seduta di consiglio comunale
Ad Aosta è in arrivo una nuova stretta sui déhors. Il comune per rispondere alle tante rimostranze arrivate, sembra andare in questa direzione, come riporta Gazzetta Matin in edicola lunedì 13 gennaio.
Gianpaolo Fedi: «Le lamentele non sono infondate»
Nell’ultima seduta di consiglio comunale Gianpaolo Fedi di Rete Civica, dopo le petizioni della scorsa estate e gli incontri dell’amministrazione con cittadini ed esercenti, ha presentato l’ennesima mozione in materia. «I rilievi, effettuati nella seconda metà del mese di luglio, dalle 20 alle 6 del mattino, hanno registrato superamenti dei limiti assoluti di immissione fino a 20 decibel oltre la soglia (fissata in 50dB in quello stesso orario) all’incrocio dei due assi dell’Aosta romana».
Fedi sottolinea anche come la «media dei livelli sonori delle notti prese in considerazione è stata sempre al di sopra dei limiti consentiti. Le lamentele dei residenti non sono campate per aria».
Antonella Marcoz: «In arrivo una stretta sanzionatoria»
La vice sindaco Antonella Marcoz ha voluto precisare. «Sono in corso delle modifiche al regolamento nella parte che riguarda le limitazioni dell’emissione sonora dei déhors. Per prima cosa, gli intrattenimenti all’aperto andranno segnalati e saranno limitati, non potranno essere effettuati troppo spesso e in contemporanea in più zone».
«Con la nuova delibera, le casse dovranno rimanere, molto probabilmente, all’interno del locale – aggiunge -. I déhors, invece, non potranno allargarsi a dismisura come spesso accade. Puntiamo anche a una stretta a livello sanzionatorio. Senza toccare i portafogli non si ottiene mai nulla. Chi opera correttamente, però, non deve temere nulla».
Graziano Dominidiato: «Non creiamo il deserto dopo le 19.30»
«Esiste un regolamento e si può anche discutere la possibilità di rivederlo, ma bisogna sempre ricordare che Aosta è una città turistica. Se si prendono decisioni troppo restrittive si rischia di creare un deserto dopo le 19.30» dice il presidente di Confcommercio Graziano Dominidiato.
Poi aggiunge: «Chiediamo solo che non si arrivi all’esasperazione e si usi il buon senso. Bisogna arrivare a capire che chi abita in centro storico deve essere consapevole che ci possano essere schiamazzi e chiacchiere anche a tarda ora».
«Ok limitare le giornate di eventi particolari a una al mese per ogni attività, ma non bisogna esagerare, ad esempio, con i limiti di decibel» conclude.
(al.bi.)