Crisi di governo: la paura di perdere la poltrona fa novanta, sul voto frenano Bertschy e Chatrian
La maggioranza ha perso l'appoggio di Emily Rini ma alcuni consiglieri non demordono e lanciano appelli
La paura di perdere la poltrona fa novanta. La maggioranza ha perso non solo i quattro rappresentanti dimissionari (Antonio Fosson, Laurent Viérin, Stefano Borrello e Luca Bianchi) ma si è vista sfilare la fiducia della presidente del Consiglio Valle Emily Rini. Così gli equilibri tra maggioranza – 14 – e minoranza – 17 – si sono ribaltati. Anche se l’assessore Luigi Bertschy ha buttato lì l’importanza di affrontare importanti dossier come la riforma elettorale (che sta pure a cuore al M5S) e ha parlato di proseguire la legislatura e, se proprio non è possibile, si torni al voto. Di rincalzo arriva l’assessore Albert Chatrian che si chiede ”perché andare alle elezioni per andare alle elezioni”. La paura di perdere il prossimo treno per piazza Deffeyes fa novanta. Maggioranza attuale 14 + 4 pentastellati 18. Case départ del gioco dell’oca.
Alla fine di un lungo dibattito sono state accettate le dimissioni. Si profila la volontà del Consiglio Valle di cercare una quadra sul bilancio di previsione «per senso di responsabilità» ma mette le mani avanti il leghista Stefano Aggravi «pur che ci sia la volontà di condividere il lavoro in Commissione consiliare e sia fatto in tempi brevissimi». La seduta è stata sciolta in attesa che la Presidente del Consiglio convochi una nuova assemblea per la surroga dei dimissionari, condizione imprescindibile per la prosecuzione dei lavori. Salvo, ovviamente, colpi di scena. La seconda commissione si riunirà domani alle 10.30 per valutare il bilancio.
Le surroghe
Il primo escluso dalla lista Area Civica – Stella Alpina – Pour notre Vallée alle regionali del 2018 è Carlo Marzi (933 voti), attuale assessore alle Finanze del comune di Aosta. Seguono Luisa Trione (898), già candidata al Senato alle politiche dello scorso anno, e Carlo Norbiato (621).
La prima esclusa nella lista dell’Union valdôtaine progressiste alle regionali del 2018 è Alessia Favre (616 voti), consigliere comunale di minoranza a Saint-Pierre. Segue Vincenzo Caminiti (603), consigliere comunale del gruppo misto di minoranza ad Aosta.
Il primo escluso dalla lista Union valdôtaine alle regionali del 2018 è Domenico Avati (assolto dall’accusa di corruzione elettorale) con 815 voti; il presidente del Leone rampante Erik Lavevaz (788), Orenella Badéry (778).
L’addio di Rini alla maggioranza
La Rini in aula. «Dopo diversi incontri avvenuti a seguito degli sviluppi emersi nei giorni scorsi in riferimento all’inchiesta, per quanto ci riguarda sono venuti meno i presupposti per continuare a sostenere questa maggioranza, alla quale l’unica alternativa credibile e sostenibile, a questo, punto è il ritorno alle urne. Questo per evitare che ci siano ombre sulle libere elezioni nella nostra regione» ha detto in aula, dando il via al dibattito politico.
(danila chenal)