Crisi CSC Courmayeur, il consigliere Vaglio: provvedimenti disciplinari per lettera dipendenti
La dura replica del consigliere comunale Alberto Vaglio alla lettera inviata ai giornali dai lavoratori dipendenti del CSC Courmayeur
Pubblichiamo al replica del consigliere comunale di Courmayeur, Alberto Vaglio, alla lettera inviata ieri, lunedì 2 dicembre da Claudine David, portavoce dei dipendenti del CSC di Courmayeur, nella quale chiedeva rispetto per la professionalità sua e dei suoi colleghi.
«Signora Claudine, rispondo alla sua delirante e maleducata lettera, facendole anzitutto notare che lei è una dipendente di una Società in house del Comune di Courmayeur, non una dirigente della stessa o un amministratore pubblico. Di conseguenza dovrebbe attenersi al suo ruolo di dipendente (che per definizione è quello di eseguire i compiti che gli amministratori della Società le assegnano). Se vuole fare altro si attrezzi (cioè studi e faccia i necessari concorsi) per diventare dirigente oppure si faccia eleggere dai cittadini.Capisco che non essendoci più amministratori nella sua Società ne Amministratori autorevoli nel comune di Courmayeur, lei possa sentirsi in dovere di assumere posizioni che non le spettano. Di questo credo, spero e mi aspetto, che le venga chiesto conto da chi dovrebbe amministrare e vengano presi i dovuti provvedimenti.
Dopo una premessa in cui usa la prima persona singolare, passa al plurale e questo mi fa pensare che lei parli a nome anche di altri dipendenti del CSC, che però non firmano la lettera. Quindi mi piacerebbe sapere di chi è portavoce e se tutti i dipendenti condividono i concetti e la terminologia da lei utilizzata.Quanto poi alle sue accuse di screditare le vostre qualifiche, la vostra professionalità e il vostro ruolo per “sterili fini politici” le preciso che noi siamo stati eletti all’interno dell’Amministrazione comunale per dare gli indirizzi e governare il paese.
Le mie (parlo per la mia persona) non sono sterili polemiche ma preoccupazioni su una Società che sta andando a rotoli…………se dovesse essere chiusa che fine farà il suo posto di lavoro? pensa di avere diritto ad essere assorbita all’interno dell’Amministrazione comunale?Quindi, io personalmente, non calpesto nessuno dei lavoratori del CSC per miei fini politici.
Lei, come già spiegato sopra, non può e non deve permettersi di invitare un consigliere comunale ad “astenersi dal commentare in modo falso e screditare qualcuno“. Queste sono frasi e accuse gravi che ritengo siano da censurare nelle opportune sedi giudiziarie.
Mi lasci poi dubitare sul fatto che sia totalmente estranea ad ogni condizionamento politico. Guarda caso anche il gruppo di maggioranza Esprit Courmayeur è uscito oggi con un comunicato di sostegno alle sue tesi. Per quanto riguarda, poi, la questione che forse più l’ha toccata, cioè le modalità di svolgimento dei concorsi con cui alcuni dipendenti del CSC, prima tra tutti lei, sono stati assunti a tempo indeterminato, ribadisco in pieno ciò che ho potuto affermare pubblicamente in Consiglio comunale, senza fare attacchi a persone singole, ma contestando un metodo amministrativo che ritengo inopportuno e illegittimo. Visto che a seguito delle mie segnalazioni pubbliche nessuno si è ancora mosso e tutti fanno finta di nulla, anche in questo caso credo che sia necessario cominciare a effettuare le dovute segnalazioni alle autorità competenti.Vede signora Cluadine, proprio la sua lettera dimostra come ci sia ormai una Società allo sbando, i cui dipendenti, seppur bravi e dotati di buona volontà, hanno perso la guida e sono ormai in totale confusione. Forse la paura comincia a far prendere decisioni poco accorte e corrette come quella di mandare questa lettera.
Non capisco poi qual’era il suo intento rendendo pubblica la sua lettera che non fa altro che gettare ulteriore fango e discredito sulla società per cui lavora. In ogni caso mi attengo al suo metodo e, considerato per di più che io sono un Amministratore pubblico, questa risposta viene mandata ai giornali.
Non mi sarei mai aspettato che una dipendente di una società comunale potesse permettersi di fare un passo così grave e irresponsabile come quello fatto oggi da lei, per di più usando carta intestata del CSC (mi chiedo con quale autorizzazione).
Mi aspetto che il Sindaco e il Collegio Sindacale, attualmente unico organo amministrativo del CSC, non minimizzino quanto è successo e chiedo fin d’ora che vengano presi i necessari provvedimenti disciplinari nei suoi confronti e di tutti i dipendenti che hanno condiviso questo inutile e gratuito attacco al Consiglio comunale tutto. Se così non sarà, anche di queste omissioni qualcuno dovrà rendere conto.
Nella speranza di non ricevere più lettere così sgradevoli da parte sua, la saluto e le chiedo di continuare a svolgere il lavoro per cui è stata assunta, che non è certamente quello di screditare la sua Società e l’istituzione Consiglio comunale».
Alberto Vaglio (foto)