Scuola media: in classe si impareranno le tecniche dell’artigianato
Dal mese di gennaio, le istituzioni scolastiche Valdigne e Grand-Combin sperimenteranno il restauro ligneo e la produzione sartoriale dei vestiti del Carnevale della Coumba e delle maschere di legno.
Scuola media: l’artigianato arriva in classe.
La Valle d’Aosta apripista in campo nazionale di un progetto formativo nelle scuole secondarie di primo grado, in un percorso innovativo che vuole legare l’artigianato e il concetto di manualità e del «savoir faire» all’offerta formativa degli studenti delle scuole secondarie di primo grado.
La Valle ha deciso di assumere un ruolo trainante, forte dell’esperienza maturata con esperienze analoghe riservati ai piccoli alunni della scuola dell’infanzia regionale.
Il progetto di portare l’artigianato a scuola è maturato a Udine, la scorsa estate, nell’ambito della ‘Carta Internazionale dell’Artigianato’, di cui l’Institut Valdôtain de l’Artisanat de Tradition) è firmatario dal 2010.
La ‘Carta’ è una rete che unisce le più importanti realtà nazionali e internazionali che si occupano di tutela e promozione dell’artigianato di eccellenza e di tradizione.
A promuovere e gestire il progetto sono gli assessorati alle Finanze e all’Istruzione, l’ Ivat e la Sovrintendenza agli Studi.
Il compito di illustrare il progetto, stamattina, agli assessori Renzo Testolin e Chantal Certan, alla direttrice del’Ivat Nurye Donatoni e alla Sovraintendente agli Studi Marina Fey.
Il savoir faire degli artigiani
«L’obiettivo – hanno detto i promotori – è sensibilizzare il savoir faire degli artigiani valdostani, facendo conoscere ai giovani l’eccellenza di questa realtà professionale.
L’intento è creare e avviare nuovi modelli di apprendimento che possano diventare opportunità di occupazione e di sviluppo del settore artigianale».
Per gli assessori Certan e Testolin, «questo percorso dedicato all’artigianato nella scuola secondaria di primo grado potrà arricchire l’offerta formativa del territorio, permettendo alle nuove generazioni di avvicinarsi, rivitalizzandolo, un settore che ha contraddistinto il nostro Paese, e che la società moderna tende sempre più a dimenticare».
Al nuovo progetto, che partirà nel secondo quadrimestre scolastico, hanno aderito le Istituzioni scolastiche Valdigne Mont-Blanc e Grand – Combin «ma – hanno assicurato i promotori – vedrà successivamente anche la partecipazione di altre Istituzioni scolastiche».
Le istituzioni coinvolte: Valdigne Mont-Blanc e Grand-Combin
La Valdigne-Mont Blanc dedicherà i lavori alla valorizzazione e divulgazione del restauro ligneo mentre la Grand-Combin si concentrerà sul Carnevale della Coumba Freide, analizzando le manualità artigianali della produzione sartoriale dei vestiti e quella lignea delle maschere tradizionali.
La valorizzazione dei saperi artigianali coinvolgerà il territorio, chiamando a fare da <maestri> degli studenti gli esperti artigiani – artisti locali, che apriranno i loro ateliers per svelare i segreti della manualità pratica.
«L’obiettivo – hanno concluso la direttrice dell’Ivat e la sovrintendente – è quello di sviluppare i saperi artigianali, aumentando la tradizionale offerta formativa con la creatività e la manualità».
Nella foto in alto, da sinistra Nurye Donatoni, direttore dell’Ivat, l’assessora all’Istruzione Chantal Certan, l’assessore all’Artigianato Renzo Testolin e la Sovraintendente agli Studi Marina Fey.
(alessandro camera)