Geenna: prima udienza fissata per il 12 dicembre
Sono 20 gli imputati.
Geenna: prima udienza fissata per il 12 dicembre, quando davanti al gup del Tribunale di Torino si terrà l’udienza preliminare relativa all’inchiesta anti-‘ndrangheta coordinata dalla DDA di Torino.
Quasi un anno dopo il terremoto dell’operazione che stravolse la Valle d’Aosta, i venti imputati potranno sedere in Tribunale.
Quarantacinque faldoni. Migliaia di pagine. Sono le carte su cui i pm della DDA di Torino, Stefano Castellani e Valerio Longi, hanno messo nero su bianco i risultati di un’attività investigativa che, a gennaio, era sfociata nell’operazione che aveva sgominato un presunto Locale ‘ndranghetista in Valle d’Aosta.
A finire in manette il 23 gennaio erano stati – tra gli altri – Marco Fabrizio Di Donato e Antonio Raso (i due presunti vertici della consorteria criminale), ma anche alcuni politici: Nicola Prettico (consigliere comunale di Aosta sospeso) è infatti accusato di essere un membro del Locale. A Marco Sorbara (ex assessore ad Aosta e attuale consigliere regionale sospeso, oggi ai domiciliari) e Monica Carcea (ex assessore di Saint-Pierre, anche lei ai domiciliari), invece, i pm contestano il concorso esterno nell’associazione mafiosa.
I 20 imputati, il 29 agosto avevano ricevuto il 415 bis del codice di procedura penale, con cui la Procura aveva comunicato la chiusura delle indagini. Proprio da quelle 19 pagine, erano emersi i nomi di altri tre indagati (che si sono sommati ai 17 per cui la DDA aveva chiesto al gip la misura cautelare); questi ultimi, sono accusati di favoreggiamento.
A gennaio, il procuratore generale del Piemonte e della Valle d’Aosta, Francesco Saluzzo, non aveva utilizzato mezzi termini per descrivere l’operazione anti-‘ndrangheta appena conclusa.
«L’operazione ha riguardato un ipotizzato, e secondo noi provato, insediamento di ‘ndrangheta nella regione Valle d’Aosta – aveva affermato durante la conferenza stampa -. Non è la prima volta che si parla di questa possibilità e di questa infiltrazione. E’ però la prima volta che si sono raccolti elementi così consistenti e robusti con riferimento alla presenza di un “locale” in Valle d’Aosta e di numerosi personaggi legati e appartenenti alla ‘ndrangheta che compongono il locale, lo dirigono e hanno realizzato le infiltrazioni all’interno del tessuto della Valle d’Aosta».
(f.d.)