Consiglio Aosta: no al ritiro delle deleghe a Carlo Marzi
La maggioranza, rinforzata dal fuoriuscito Vincenzo Caminiti, respinge la mozione di Carola Carpinello
La maggioranza si compatta, imbarca anche l’appoggio del fuoriuscito Vincenzo Caminiti e rispedisce al mittente la richiesta di ritiro delle deleghe all’assessore al Bilancio Carlo Marzi, presentata da Carola Carpinello.
La mozione
Al centro della sua azione, la consigliera di Altra Valle d’Aosta mette l’avanzo di bilancio accumulato nel corso della legislatura. «È un intervento puramente politico – attacca Carola Carpinello -. Una consigliatura si giudica da tantissimi aspetti, ma soprattutto da quello finanziario».
Ricordata la partenza con l’eredità costituita dalla «situazione di pre-dissesto», Carpinello ripercorre la crescita degli avanzi, approdata fino ai «circa 8 milioni» del bilancio 2019.
«Negli ultimi due anni – continua Carpinello -, la scorta è cresciuta in maniera esponenziale, arrivando a costituire circa il 12% del bilancio stesso. Avete detto di non riuscire a spenderli, ma questa è una stortura, perché avete fatto dei tagli al personale, poi vi lamentate di non riuscire a fare le cose. Questo non vuol dire creare risparmi, vuol dire sprecare risorse e dimostra l’incapacità amministrativa di questa Giunta, che continua a essere in sella grazie alla mistica della governabilità, ma senza un programma e una squadra compatta».
Per questo Carpinello chiede «il ritiro delle deleghe dell’assessore alle Finanze, apice di questo fallimento».
Il fuoco di fila delle opposizioni
Al fuoco di fila si aggiunge Etienne Andrione, che chiede al sindaco «chi era l’assessore che ha messo il comune praticamente in pre-dissesto? Chi è che stra-pagava prima i servizi se ora costano il giusto»?
Giuliana Lamastra (Rete Civica) sottolinea che «vi abbiamo visti divisi, non una squadra, e nel tempo non vi siete amalgamati. Ricordo ancora quando è stato chiesto il ritiro delle deleghe a Marzi in precedenza, ci fu un dibattito intenso: questo fa emergere la responsabilità di tutti».
Maggioranza e Caminiti alzano le barricate
Il primo ad alzare le barricate è il sindaco Fulvio Centoz, che stoppa la «lettura» data da Carpinello.
«In una situazione normale, potrei concordare che un grosso avanzo sia sintomo di non corretta amministrazione – dice -, ma sfido chiunque a indicare la consigliatura 2015-2020 come normale».
E punta il dito. «Nel 2015, chi faceva il sindaco prima ha paventato il pre-dissesto e la necessità di aumentare le tasse per tappare i buchi – esclama Centoz -. Noi abbiamo recuperato gli squilibri di bilancio (2.7 milioni di euro) e non abbiamo aumentato l’imposizione fiscale. Abbiamo avuto difficoltà, ma abbiamo visto passare sei presidenti della Regione e diventa complicato fare un bilancio tralasciando le situazioni contingenti».
Il sindaco, insomma, non rivendica «risultati meravigliosi», ma la «riduzione delle spese» e il mantenimento «degli stessi servizi», pur essendo venuti meno i «soldi a monte. L’unica nostra pecca è non aver saputo spiegare bene alla gente il fatto che abbiamo lavorato bene. Su una cosa ha ragione – chiosa Centoz -, la compattezza della squadra».
L’assessore
Difende il suo operato e quello della Giunta anche Carlo Marzi. «Lei parte dallo squilibrio 2015 – ribatte a Carpinello -, ma dimentica che questo è quasi totalmente riconducibile a una deliberazione della Giunta regionale, fatta appositamente a maggio, che cambiava il finanziamento dedicato al servizio anziani, creando di fatto lo squilibrio».
E sull’avanzo. «Questa voce comprende tante cose – continua l’assessore -. Ad esempio, al suo interno ci sono 10 milioni di euro di fondo per crediti di dubbia esigibilità e quasi 9 milioni sono vincolati per investimenti. Molti Comuni sono morti per trovare i soldi, noi li abbiamo e abbiamo dei fondi di garanzia che prima non c’erano: parliamo di avanzo, ma anche della certezza di questi soldi, nonostante gli oneri che ci sono ora».
Sostegno anche da Caminiti
A sostenere l’assessore al Bilancio ci pensano anche Vincenzo Caminiti (Gruppo misto di minoranza), che definisce Marzi «una delle persone più competenti che io abbia conosciuto nella mia esperienza politica» e Michele Monteleone (PD).
«Ci si dimentica dei forti prelievi degli avanzi e del grande calo dei bilanci in questi anni – ricorda Monteleone -. In tre anni abbiamo percorso la strada per tornare in utile, poi abbiamo potuto affrontare finalmente le problematiche legate alla programmazione: è stata una consigliatura straordinaria».
La chiosa a Josette Borre (UV). «Ogni iniziativa ci fa capire che siamo a sei mesi dalle elezioni – conclude -. Fa strano che questa mozione sia presentata dalla collega Carpinello, con la quale abbiamo sviscerato tutti questi aspetti in commissione e soprattutto alla luce degli interventi mai caldi e mai corposi nei consigli monotematici. Riconfermiamo la nostra fiducia e stima alla maggioranza e all’assessore».
(al.bi.)