Legge Lupo Valle d’Aosta, «sì» di Confagricoltura
La proposta di legge n. 40 sul lupo in discussione in Consiglio regionale
«Bene la proposta della Giunta per una coesistenza equilibrata tra attività agricola e lupi». Così Confagricoltura Valle d’Aosta in riferimento alla proposta di legge “Misure di prevenzione e di intervento concernenti la specie lupo” in discussione nella prossima seduta del Coniglio regionale, in programma mercoledì 20 e giovedì 21 novembre.
L’Unione regionale degli agricoltori in Valle d’Aosta rappresenta oltre 300 aziende.
«In agricoltura la sostenibilità economica è legata alla sostenibilità ambientale: dobbiamo evitare che si estinguano gli allevatori in montagna per paura degli attacchi dei lupi – sostiene il presidente di Confagricoltura Valle d’Aosta, Ercole Zuccaro -. Con i pericoli che ci sono attualmente si corre il rischio di dove abbandonare talune zone di pascolo, a danno della biodiversità dei pascoli, senza contare che va salvaguardata anche la biodiversità degli animali che sono in grave pericolo per i continui attacchi dei lupi»
Confagricoltura ha chiesto al Ministero dell’Agricoltura la definizione di un piano nazionale di gestione dei lupi: «l’Unione europea deve rivedere le proprie norme per permettere agli agricoltori di continuare serenamente le proprie attività senza temere continui attacchi, che non solo provocano danni economici, ma seminano paura e panico tra gli abitanti delle zone rurali».
«Gli allevatori – dichiara la referente di Confagricoltura Valle d’Aosta, Morena Danna – sono in prima linea, da sempre, per la difesa dei pascoli montani e per la salvaguardia dell’ambiente, ma dobbiamo permettere loro di lavorare in sicurezza, a vantaggio del territorio e di tutta la collettività. Per questo concordiamo sul disegno di legge regionale numero 40, che pone le basi per una coesistenza equilibrata tra attività agricola e lupi».
Confagricoltura sottolinea come «la gestione e coesistenza tra grandi carnivori e agricoltura è un tema complesso e riguarda tutta l’Europa, in particolare le regioni dell’arco alpino e delle zone montane. I lupi, stando alle informazioni che giungono da Bruxelles, sono aumentati del 20% all’anno negli ultimi due anni con un forte aumento delle spese per l’introduzione di misure di protezione da parte degli agricoltori. I lupi rappresentano un gravissimo problema anche per la Francia, per la Finlandia, dove oltre ai lupi vi sono anche le linci e gli orsi che attaccano gli allevamenti, in Croazia, Austria e in Spagna dove, nella sola regione delle Asturie, l’anno scorso, sono stati uccisi circa 4.000 animali e dove gli allevatori hanno sempre più paura a restare nei pascoli creando così gravi danni alla biodiversità ed all’ambiente».
(re,newsvda.it)