Monterosaski, Munari: per me meglio operare sul campo che dietro le scartoffie
La società di impianti a fune della bassa Valle torna all'antico: un presidente e un amministratore delegato
«Sono soddisfatto, mi sono sempre trovato meglio a operare sul campo piuttosto che tra le scartoffie». Giorgio Munari commenta così il passaggio di consegne alla presidenza di Monterosaski tra lui e Roberto Vicquéry.
A Giorgio Munari sarà affidato un ruolo operativo in seno a Monterosaski. La ratifica sarà effettuata mercoledì 20 novembre nel corso della riunione del primo consiglio direttivo in programma mercoledì 20 novembre alle 9,30 a Champoluc.
Chi è Roberto Vicquéry
Roberto Vicquéry è un uomo politico di antico pelo. E’ stato sindaco di Brusson e consigliere regionale dal 1993 al 2008, con incarichi assessorili alla Sanità (1993-2003) e all’Agricoltura (2003-2005).
Il nuovo cda di Monterosaski è stato nominato questa mattina, lunedì 18 novembre, dall’assemblea dei soci, riunita nella sala riunioni di Finaosta alla presenza di Andrea Leonardi, presidente della Finanziaria regionale.
Il nuovo cda
L’Assemblea ha affidato gli incarichi nel Cda che gestirà la società per il triennio 2020-2022 a Francesca Merlet (nuova nomina), Paola Thedy (conferma), Ermanno Vairetto (un ritorno).
Confermato in toto il Collegio dei sindaci: Dario Barone alla presidenza, Veronica Celesia e Silvio Rollandin componenti.
«Dare un governo a Monterosaski era indifferibile – ha detto Leonardi -. C’è rinnovamento è continuità, binomio perfetto per auspicare un lavoro proficuo».
Giorgio Munari resta in azienda
Per il presidente e amministratore delegato uscente, Giorgio Munari, da tempo nel mirino della contestazione soprattutto politica (Lega e Mouv in prima fila) che lo ha sempre accusato di essere «fortemente accentratore» è pronto l’incarico di amministratore delegato.
«Sono certo che con Vicquéry non ci saranno problemi di collaborazione – ha detto Munari -. Entrambi abbiamo esperienze passate sui banchi di amministrazioni pubbliche deputate a gestire risorse a beneficio delle nostre comunità».
Munari lascia in dote al successore tre bilanci solidi di Monterosaski, documenti finanziari chiusi in positivo, l’ultimo dei quali, che verrà approvato dal nuovo Cda dopodomani, presenta un saldo utile di 220 mila euro.
Vecchia dilegence
Con la nomina di Roberto Vicquéry alla presidenza e di Giorgio Munari ad ammministratore delegato, i vertici di Monterosaski, dopo anni di gestione accentrata nella mani di un solo soggetto (presidente e amministratore delegato) tornano all’antico riproponendo la formula a due.
(alessandro camera)