Ospedali: la struttura cure palliative del Beauregard intitolata a Ivana Meynet
E' passata all'unanimità la mozione presentata in Consiglio Valle
La figura di Ivana Meynet, pioniera delle cure palliative, mette tutti d’accordo in Consiglio Valle. Nella serata di ieri, giovedì 7 novembre, è passata all’unanimità la mozione presentata dalla presidente del Consiglio Emily Rini, per intitolare la Struttura semplice cure palliative e hospice dell’Ospedale Beauregard di Aosta alla giovane infermiera e mamma scomparsa lo scorso 17 ottobre.
La mozione impegna la Presidenza della Regione e, per quanto di competenza, l’Azienda USL della Valle d’Aosta, ad assumere le iniziative necessarie.
Il ricordo in aula
Così in aula Rini. «Con questa iniziativa, vogliamo ricordare la figura di questa giovane donna e mamma e l’importanza che ha avuto in Valle d’Aosta nello sviluppare, fare conoscere e sostenere, con professionalità e umanità esemplari, le cure palliative. La legge prevede l’obbligo di attendere 10 anni prima di dedicare un qualunque spazio a una persona scomparsa. E’ però ammessa una deroga in casi eccezionali. Questo è uno di quelli, per una persona i cui meriti e la cui ispirazione devono essere ricordati e tramandati».
L’importanza del ricordo di Ivana Meynet, riconosciuta come «figura esemplare»; «capace di dimostrare un valore umano e una dedizione fuori dal comune» è stata ribadita negli interventi dei consiglieri Patrizia Morelli (Av), Flavio Peinetti (Uv), Chiara Minelli (Rc-Ac) e dell’Assessore Laurent Viérin (Av).
Così nel ricordo dell’assessore alla sanità, Mauro Baccega. «Non solo ha dato il suo eccezionale contributo, ma anche la sua disponibilità e la sua capacità di affrontare tutte le situazioni. Il tutto unito a un estremo attaccamento alla comunità valdostana, della quale aveva scelto di mettersi al servizio. La Giunta si impegnerà quindi ad arrivare alla deroga rispetto alla norma, per una donna tanto grande e tanto eccezionale».
Il vicepresidente della Regione Renzo Testolin ha definito l’importanza di «intitolare questo spazio a una persona capace; di dare un esempio partendo dal basso, evidenziando quell’attenzione di cui il popolo valdostano è capace nel momento della necessità».
(re.newsvda.it)