Chambre: aumentano le imprese in Valle d’Aosta
Dati positivi dallo stock d'imprese nel terzo trimestre 2019; commercio in sofferenza
Aumento del numero di imprese, ulteriori segnali di ripresa, ma commercio sempre in preoccupante difficoltà. Questi i risultati principali dei dati forniti dalla Chambre Valdôtaine e relativi allo stock di imprese in Valle d’Aosta.
I dati
Al 30 settembre 2019, infatti, i dati relativi al terzo trimestre parlano di uno stock di imprese composto da 12.388 unità, in aumento dello 0.3% rispetto ai tre mesi precedenti.
Nel periodo in questione sono nate 146 nuove imprese (nel 2018 erano state 150), mentre le cessazioni sono state 108 (100 nel terzo trimestre 2018), con un saldo attivo di 38 imprese.
Il tasso di crescita è così dello 0.31% (ventesima posizione in Italia) e rappresenta un risultato migliore rispetto alla media nazionale (+0.23%) e a quella del Nord-Ovest (+0.20%).
I settori
Per quanto concerne i diversi settori, la crescita riguarda in particolare turismo (+31 imprese), costruzioni (+19), servizi alle imprese (+8) e agricoltura (+6). Rallenta, invece, il commercio, con un saldo negativo di 9 imprese.
Migliora anche lo stock relativo al comparto artigianale valdostano. Le unità attive sono 3.627, in aumento dello 0.5% sui tre mesi precedenti. La crescita migliore riguarda le costruzioni (+9 imprese), per un dato in linea con la media nazionale.
«Dati positivi, ma non dormiamo sonni tranquilli»
È abbastanza soddisfatto dei dati emersi il presidente della Chambre, Nicola Rosset. «Il terzo trimestre registra ancora una crescita nel numero delle imprese – spiega Rosset -. È certamente un aspetto positivo, anche se si evidenzia la difficoltà del settore del commercio. Purtroppo, l’esperienza degli anni passati e la ancora persistente incertezza legata alla situazione politica nazionale e regionale, così come le possibili evoluzioni economiche internazionali, non possono però lasciarci dormire sonni tranquilli».
«Bisogna consolidare i dati»
Nicola Rosset prova a dare una ricetta per confermare le sensazioni. «È necessario cercare di consolidare i dati positivi – continua -, mettendo gli imprenditori nella condizione di superare le proprie diffidenze e tornare a investire, dando nuovo slancio a tutto il comparto economico».
Gli interventi da fare, in particolare, riguardano «il lavoro di sostegno e formazione delle imprese nell’ambito della digitalizzazione, così come le attività portate avanti per favorire la costituzione di reti di impresa – conclude -. Dobbiamo essere più competitivi, in un panorama che deve ampliarsi al di fuori dei confini regionali. In questo senso imparare a fare squadra ed essere in grado di cogliere le opportunità che la tecnologia è in grado di offrire sono requisiti fondamentali».
(al.bi.)