Referendum La Thuile, propaganda elettorale vietata: due denunciati
La Thuile: propaganda elettorale vietata, due piemontesi sono stati denunciati.
E’ successo ieri, domenica 20 ottobre, a La Thuile. Due cinquantenni sono stati sorpresi due cartelli in cartoncino scritti a mano (foto) di propaganda elettorale, vicino ai seggi dove si stava svolgendo il referendum comunale.
I due sono stati denunciati dai carabinieri per violazione delle norme per la disciplina della campagna elettorale.
Le scritte riguardavano due dei tre quesiti della consultazione popolare: lo studio di fattibilità per la realizzazione di un tunnel tra Italia e Francia («Se vuoi il tunnel vai a Courmayeur») e la realizzazione di un campo da golf («- Golf + Fiolet»).
Ciascuno dei due denunciati rischia una sanzione amministrativa da 103 fino a 1.032 euro.
Referendum: La Thuile dice tre volte «sì»
Tre sì, che rappresentano tre mandati forti per l’amministrazione di La Thuile, impegnata ora dal voto popolare «a promuovere nelle sedi competenti» la realizzazione della variante alla strada statale 26 per valorizzare ingresso e centro del paese, quella di un campo da golf di iniziativa privata nei prati di Arly, e infine il collegamento permanente mediante un tunnel sotterraneo con i comuni francesi di Séez e Bourg Saint-Maurice.
Alta la partecipazione al voto, con 387 elettori recati alle urne, pari a più del 60% dei 644 aventi diritto, a fronte di un quorum di 216 votanti, che era già stato raggiunto a metà pomeriggio.
«Un dato significativo – commenta a caldo il sindaco Mathieu Ferraris – e voglio ringraziare la popolazione per aver partecipato. Sicuramente erano dei temi molto sentiti e quindi non può che far piacere perché è stato raggiunto il risultato che volevamo».
Sì convinto alla variante alla strada statale 26
Il consenso più netto si è avuto sul quesito n. 1, relativo alla variante alla statale 26 che ha fatto registrare 321 “sì” (83%), 65 “no” (17%) e 1 sola scheda bianca.
Meno marcato il risultato del questito sul campo di golf di Arly, con 228 “sì” (59%), 152 “no” (39%) e 7 bianche (2%). Per quanto riguarda il tunnel internazionale si è espreso a favore il 63% dei votanti (242 “sì”) a fronte di un 36% di contrari (139 “no”) e 6 bianche (2%).
«Adesso – prosegue Ferraris – analizzeremo con attenzione la decisione della comunità e, così come avevamo detto procederemo col chiedere ai vari enti interessati di attivarsi perché l’esito dei referendum venga rispettato. Ci vorrà del tempo, perché non si tratta di processi semplici e immediati, ma siamo felici di aver reso queste settimane di dibattito positive, e di essere riusciti ad arrivare al risultato».
Sul collegamento con i comuni francesi c’è soddisfazione anche da parte di Cristian Manfredi, capogruppo di minoranza a Thuile, ma soprattutto promotore del Comitato per il sì. «Finalmente è stato fatto un primo importante passo avanti – commenta – e adesso si dovrà fare un nuovo studio di fattibilità aggiornato. È un impegno che è stato preso con chiarezza in occasione dell’incontro al Piccolo San Bernardo sia da parte della Valle d’Aosta che della Savoia».
Il nuovo studio ne terrà conto e poi faremo una nuova consultazione popolare prima di arrivare a una decisione definitiva».
(l.b.)