Imprese Valle d’Aosta: fine anno ancora debole
Previsioni negative per l’economia valdostana anche per l’ultimo trimestre del 2019. Lo rilevano gli imprenditori valdostani di associati Confindustria.
Gli imprenditori continuano a denunciare la perdurante debolezza del clima di fiducia in cui versa l’economia locale.
Le indicazioni che arrivano dal territorio sono perfettamente in linea con la fase di stagnazione dell’economia nazionale, le cui avvisaglie erano già presenti nelle precedenti rilevazioni.
L’indagine previsionale di Confindustria conferma dunque un andamento negativo dell’economia regionale, ancorché con qualche segnale di miglioramento, quale quello relativo all’occupazione dove, dal dato negativo fatto registrare lo scorso trimestre, il dato torna in terreno positivo facendo registrare un + 2,50 nel saldo tra ottimisti e pessimisti.
Stabile il dato relativo alla cassa integrazione guadagni: prevedono di far ricorso a questo strumento, come per lo scorso trimestre solo l’8% degli intervistati.
Per le imprese del campione si raffreddano notevolmente le attese su produzione (che passa da un +5.13% fatto registrare lo scorso trimestre ad un -12,82% dell’attuale), ordini (si passa da un +8,11% del trimestre precedente ad un -10,81% dell’attuale), export che dopo un anno torna ad attestarsi su valori negativi (-5,26%).
Variazioni in negativo fa registrare anche la composizione del carnet ordini: aumenta sensibilmente il numero delle imprese intervistate che hanno una visibilità molto scarsa, per meno di un mese che dal +17,86% del trimestre precedente passa ad un +33,33% dell’attuale.
Sostanzialmente stabile il dato relativo agli imprenditori che hanno ordinativi per un periodo 1-3 mesi che diminuisce di poco più di un punto percentuale rispetto allo scorso trimestre attestandosi su di un +41,67%.
Diminuisce invece sensibilmente il numero degli imprenditori intervistati con una buona visibilità del loro carnet ordini che passa da un +39,29% dello scorso trimestre ad un +25% dell’attuale.
Un dato parzialmente in controtendenza rispetto al quadro delineato dall’indagine è quello relativo agli investimenti dove aumenta il numero delle aziende con programmi di investimento significativi che passano dal +18,75% del trimestre precedente ad un +23,53% dell’attuale.
Scende invece la percentuale di aziende che hanno in progetto interventi di semplice sostituzione che scendono dal 34,38% dello scorso trimestre al 14,71% dell’attuale.
Aumenta di più di dieci punti percentuali il numero di aziende che non ha in programma nessun investimento.
Aumenta il già positivo tasso di utilizzo della capacità produttiva (+77,29%). Diminuisce il numero di imprese che segnalano ritardi negli incassi (dal +42,11% al +30%).
Variano leggermente i tempi di pagamento. La media è di 66 giorni per i pagamenti tra privati mentre il ritardo è di circa 65 giorni per la pubblica amministrazione.
(re.newsvda.it)