Sarre, bolle di sapone e nasi rossi per l’addio alla dottoressa Solfamì
Folla commossa questo pomeriggio a Sarre per l'ultimo saluto a Ivana Meynet, pioniera delle cure palliative e dottoressa clown ad honorem
Il girotondo colorato dei clown dottori di Missione Sorriso ha stretto in un abbraccio la bara della dottoressa Solfamì, accarezzata da Cecilia, la sua bambina.
Intorno la folla silenziosa e commossa di amici, parenti, colleghi, volontari e tutte le persone che, in un modo o in un altro, sono entrati in contatto con il grande cuore di Ivana Meynet.
Questo pomeriggio la chiesa San Maurizio di Sarre non ce l’ha fatta ad accogliere chi ha voluto esserci per rivolgerle un ultimo saluto, una preghiera, un bacio soffiato sulla punta delle dita.
Ivana Meynet è morta giovedì pomeriggio, a 45 anni, dopo poco meno di un anno di lotta contro il tumore che l’ha colpita.
Infermiera specializzata in cure palliative, Ivana aveva fatto del fine vita la sua missione. Una pioniera che con il suo lavoro contribuì all’apertura dell’Hospice regionale all’ospedale Beauregard, inaugurato nel dicembre 2009, reparto che l’ha accolta nei suoi ultimi mesi coccolandola e accompagnandola nel suo ultimo viaggio.
Aveva studiato e si era specializzata con un master per cercare di rendere la fase terminale della vita delle persone più lieve e accettabile possibile, sia per i malati, sia per le famiglie. Ma quello che la contraddistingueva, e la faceva rimanere nel cuore di chi la incontrava, non era tanto la sua indubbia professionalità quanto la sua umanità e la sua empatia.
Nella sua omelia don Diego Cuaz, parroco di Sarre, ha ricordato le tappe della vita di Ivana: la nascita, il battesimo «e poi ognuno aggiunga la sua parte». Perché tante sono state le vesti che ha indossato: infermiera, insegnante, volontaria del 118, consigliera comunale a Sarre, politica dell’Union Valdôtaine per la quale si era candidata alle elezioni regionali 2018, «pioniera dei nasi rossi alla quale a marzo abbiamo conferito il diploma di dottoressa clown ad honorem» come ha ricordato la presidente di Missione Sorriso Stefania Perego.
Aveva un gran cuore Ivana e un sorriso luminoso che regalava senza risparmiarsi.
L’uscita della bara è stata accompagnata dalle bolle di sapone dei clown dottori per la loro dottoressa Solfamì, da una preghiera di San Bernardo rivolta agli ultimi che don Isidoro Giovinazzo recitava con lei e da un canto, che man mano ha coinvolto tutti e si alzato dal sagrato alto verso il cielo.
Je te salue, ô Reine de mon âme.
Ivana Meynet lascia il marito Daniele, la piccola Cecilia, le sorelle Erminia e Alida e il papà Elviro.
(erika david)