Abusi su minori e inni a Hitler: una perquisizione in Valle per la chat degli orrori
Un gruppo Whatsapp chiamato The shoah Party, pieno di contenuti razzisti e sessisti, ma anche materiale pedopornografico.
Abusi su minori e inni a Hitler: una perquisizione in Valle per la chat degli orrori.
Anche in Valle d’Aosta i Carabinieri del Nucleo operativo sono stati impegnati nell’ambito dell’inchiesta incentrata sulla chat Whatsapp di The shoah Party.
L’attività investigativa dei militari e della magistratura è ricostruita sulle pagine della Stampa (nazionale). Dopo la segnalazione di una mamma preoccupata, i Carabinieri di Siena si sono attivati e sono riusciti a entrare nella chat degli orrori. All’interno, materiale pedopornografico, svastiche, insulti razzisti e sessisti, ma anche immagini di sevizie ad animali. Presente anche qualche inno all’Isis. Materiale “pericoloso”, pubblicato sulla chat da giovani – tanti minorenni – che probabilmente non conoscono il confine tra cattivo gusto e reato.
Secondo quanto riferisce il quotidiano torinese, la chat aveva iscritti in tutta Italia. Erano almeno un centinaio, quasi tutti giovanissimi.
Immagini e meme, conditi da contenuti che hanno portato il procuratore Antonio Sangermano, della Procura dei minori di Siena, a indagare 25 persone.
L’inchiesta ha visto coinvolti anche i Carabinieri di Aosta, che – su mandato della Procura di Siena – hanno eseguito una perquisizione sul territorio valdostano. In base a quanto si è appreso, a ricevere la “visita” dei militari sarebbe stato un minorenne sottoposto a indagine.
(f.d.)