Bimbo morto in piscina ad Aosta, una nuova consulenza
La prossima udienza è in calendario il 22 gennaio 2020
Bimbo morto in piscina ad Aosta, una nuova consulenza. Una nuova consulenza dovrà far luce sulle cause del decesso di Mohssine Ezzamal. Il bambino di otto anni, di Aymavilles, annegò il 16 giugno 2017 nella piscina regionale di Aosta.
Dopo aver dichiarato nullo, per omesso avviso agli imputati, l’accertamento tecnico non ripetibile svolto dal medico legale Mirella Gherardi su incarico della procura, il gup Giuseppe Colazingari ha affidato stamane, martedì 15 ottobre, a Pasquale Beltempo il compito di accertare cause e dinamiche della morte. A chiedere l’incidente probatorio il pm Luca Ceccanti. La prossima udienza è in calendario il 22 gennaio 2020. Roberto Testi ed Enrico Varetto sono i consulenti incaricati dalle difese.
Gli imputati
Per concorso in omicidio colposo sono imputati l’accompagnatore del bimbo, Sandro Grisenti (55 anni), il responsabile della gestione della piscina; Maurizio Fea (49) – che ha chiesto il processo con rito abbreviato; i tre bagnini: Francesca Golisano (27), Girolamo Deraco (27), Federico Gottardi (25).
Nell’udienza dello scorso 2 ottobre le difese avevano lamentato il fatto che, al momento del conferimento dell’incarico a Gherardi, ci fossero già gli elementi per indagare gli odierni cinque imputati; non essendo invece stati informati dell’accertamento tecnico, i cinque non avevano potuto nominare propri consulenti.
La prima autopsia era rilevante ai fini della ricostruzione della procura, secondo cui la vittima, che non sapeva nuotare, aveva tentato con tutte le forze di uscire dall’acqua ma nessuno se n’era accorto. Aspetto confermato dalle ferite sulle dita e sulle unghie. A riscontrarle l’esame del medico legale.
L’incidente
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la giovane vittima, che non sapeva nuotare, avrebbe provato in tutti i modi a uscire dall’acqua, senza riuscirci e senza che nessuno si accorgesse di quanto stava accadendo.A dare l’allarme era poi stato un altro giovane, che si trovava in acqua in quei concitati momenti, ma i tentativi di rianimare il bambino, effettuati dai bagnini e dal 118, erano risultati inutili.