Sanità e ricerca: studio del genoma per cinquemila valdostani e 15 milioni di euro di risorse
Prima in Italia, la Valle d'Aosta si dota di un Centro di ricerca che studierà le informazioni genetiche di cinquemila valdostani con l'obiettivo di costituire una banca dati bioinformatica utile a personalizzare le cure, aumentandone l'efficacia e riducendo i costi della sanità.
Sanità e Ricerca: studio del genoma per cinquemila valdostani e 15 milioni di euro di risorse.
Analizzare il genoma dei valdostani per una medicina personalizzata e preventiva, soprattutto con riferimento ad alcune malattie neurodegenerative e oncologiche.
Un progetto di ricerca che in cinque anni analizzerà il genoma di cinquemila valdostani con l’obiettivo di costituire una banca dati bioinformatica regionale che consentirà di aumentare l’efficacia delle cure e allo stesso tempo ridurre i costi della sanità.
Si chiama CMP3 Valle d’Aosta il progetto di un Centro di ricerca, il primo Centro regionale in Italia di un più ampio progetto nazionale sulla genomica che avrà sede nell’area Mind (Milano Innovation District) nella zona ex Expo Milano.
Cos’è il genoma
Il genoma è l’insieme di tutte le informazioni genetiche depositate nella sequenza del DNA contenuto nel nucleo delle cellule, sotto forma di cromosomi.
Ogni cromosoma, a sua volta è costituito da un lungo filamento di DNA organizzato in una complessa struttura tridimensionale.
15 milioni di risorse impegnate
Per la costituzione del Centro di Ricerca, l’amministrazione regionale mette a disposizione in 5 anni «10 milioni di euro dal bilancio, un milione da Fondi europei, 1,6 milioni al Fondo Sociale Europeo e poco meno di tre milioni da partner che hanno costituito un’associazione temporanea di scopo – ha commentato l’assessore alle Finanze Renzo Testolin -.
L’associazione temporanea di scopo è formata in partenariato tra la Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, la Città della Salute e delle Scienze di Torino, l’Università della Valle d’Aosta, la Fondation Clément Fillietroz e Engineering Ingegneria Informatica SpA.
L’assessore Testolin: possibilità di assunzioni
«Ringrazio le Strutture che hanno seguito un progetto complesso, con aspetti tecnici di spessore che hanno richiesto l’elaborazione di due bandi – ha commentato l’assessore Testolin -.
Si tratta di risorse importanti per il territorio che ci porranno all’avanguardia nel settore della medicina predittiva. La possibilità di analizzare il genoma di mille persone ogni anno fa comprendere la portata scientifica del progetto. Sarà la Pèpinière d’entreprises a ospitare i laboratori.
Notevole sarà anche la ricaduta professionale, con l‘assunzione di alcune figure professionali e 17 borsisti di ricerca.
Al personale Usl sarà offerta una formazione mirata che consentirà di accrescere la professionalità, senza contare che il centro di ricerca potrà essere attrattivo per il personale medico».
Il commento dell’assessore alla Sanità
«Prevenzione e promozione di corretti stili di vita sono buone pratiche – ma non basta; si può e si deve fare di più – ha commentato l’assessore alla Sanità Mauro Baccega – anche considerata l’aspettativa di vita in crescita. La sanità pubblica ha come obiettivo garantire una vecchiaia in buona salute, obiettivo che non può prescindere dalla Medicina e dalla ricerca.
L’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha previsto che le malattie neurodegenerative potrebbero diventare la prima causa di morte nell’Occidente. Esse provocano invalidità, condizioni e qualità della vita complicate, problematiche sociali e costi».
Il manager di Engineering Ingegneria Informatica SpA
«Fino a qualche anno fa pensare di analizzare mille genomi all’anno sarebbe stato impossibile – ha commentato Giuseppe Sajeva, manager di Engineering Ingegneria Informatica SpA – la sequenziazione richiede tempi lunghi che oggi, con la tecnologia ci consente di accorciare, arrivando ad analizzare 5/7 genomi ogni giorno.
L’obiettivo di questo ambizioso progetto è che ognuno venga curato per ciò che è e questo è possibile conoscendo le informazioni genetiche depositate nella sequenza del DNA e grazie alla storia clinica della persona.
Così, anche grazie all’intelligenza artificiale si arriverà a creare un piano terapeutico mirato.
Il genoma è un dato molto grande; ogni genoma vale circa 100 telefonini – ha spiegato l’ingegner Sajeva – ipotizziamo di occupare una grandezza di 10 peta e, considerato che si tratta di dati sensibili, grande attenzione sarà dedicato al trattamento e alla conservazione e sicurezza dei dati. I dati sul genoma infatti vengono rubati.
Un progetto che nasce, si sviluppa e rimane qui, con la partecipazione di medici, specializzati in Oncologia e malattie neurodegenerative, ricercatori ma anche con la componente ingegneristica. Il Centro di ricerca CMP3 Valle d’Aosta non si occuperà solo del progetto dei 5000 genomi; ci occuperemo anche di ricerca legata alla bioinformatica e alla genomica, in particolare sulle malattie genetiche dei bambini».
Nella foto, da sinistra, l’ingegner Giuseppe Sajeva, l’assessore alla Sanità Mauro Baccega e il collega alle Finanze Renzo Testolin.
(cinzia timpano)