Courmayeur, D’Amico spara sul Cda di Csc: «vi avremmo sollevati»
Il Consiglio comunale di Courmayeur conferma di voler proseguire con un Cda anziché un amministratore unico; domani l'assemblea per le nuove nomine
Courmayeur, l’ex assessora Roberta D’Amico gela il Cda dimissionario di Csc: «vi avremmo sollevati».
È durata cinque ore la discussione sul secondo punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Courmayeur: bilancio, attività, organizzazione e governance del Centro servizi Courmayeur.
L’attuale Cda rimarrà in carica fino al 30 settembre 2019, su richiesta del sindaco. Il 21 agosto il presidente Michele Tropiano ha rassegnato le dimissioni per motivi di salute. Al suo passo indietro è seguito quello degli altri due consiglieri, Chiara Mauri e Matteo Frassille «per dare al socio, visto il momento particolare in cui il Csc è al centro di tante critiche, tutte le possibilità. Confermare la fiducia a noi due e sostituire solo il presidente; sostituire l’intero cda oppure decidere per un amministratore unico» spiega Frassille.
L’assemblea dei soci per il rinnovo del Consiglio di amministrazione è convocata per domani pomeriggio, venerdì 27 settembre. Nessuna anticipazione da parte del sindaco Stefano Miserocchi in aula.
Il Csc in Consiglio comunale
Il Consiglio ha ascoltato Tropiano, Frassille e Mauri del Cda e il manager Mattia Tonolo che hanno illustrato quanto il Csc ha fatto finora, come la struttura si è organizzata per l’immediato futuro e sottolineato come gli errori che ci sono stati (nella prova di un bando di selezione, nella comunicazione di eventi, nella pubblicazione sui totem) siano stati commessi in buona fede e nella massima trasparenza.
L’intervento della consigliera
Roberta D’Amico ha però messo i puntini sulle “i”.
La consigliera di minoranza ha ricordato come avesse chiesto più volte un incontro con il Cda per parlare degli errori. D’Amico ha letto una mail indirizzata al sindaco nella quale chiedeva «di sollevare dalla carica chi aveva responsabilità sull’accaduto».
«Voi vi siete dimessi per agevolare la decisione del socio, ma noi vi avremmo sollevati dall’incarico – ha ribadito D’Amico rivolgendosi al Consiglio dimissionario -. In giunta e in maggioranza ne abbiamo discusso e avevamo già preso una decisione su tutti e tre, compreso il presidente Tropiano con il quale ho lavorato in passato e mi sono trovata bene».
«Fa piacere saperlo»è il commento amaro di Matteo Frassile.
«Vorrei appunto capire la posizione della maggioranza adesso. Spero, dal 30 settembre, di non vedere le persone che ho di fronte adesso – incalza la consigliera -. Quella prova sbagliata è un errore grave. Mi sono arrabbiata più volte in maggioranza per questi bandi copia/incolla con quelli dell’amministrazione precedente. La rabbia della campagna elettorale è già scemata? Abbiamo fatto incontri con i giovani esortandoli a partecipare ai bandi e poi?»
All’intervento della consigliera replica Frassille: «Ringrazio la consigliera D’Amico per la stima accordata a tutti i membri del Cda e ricordo che noi non siamo dipendenti comunali, affermarlo è un errore di valutazione molto grave».
Anche il presidente Tropiano insiste su questo punto: «Vorrei far capire che il Csc è una società di capitali a responsabilità diretta di chi la gestisce. Se qualcuno sbaglia mi assumo io le responsabilità, io credo sempre nella buona fede».
«Voi siete qui perché i vostri nomi sono usciti in maggioranza» insiste D’Amico. «Concludo con una parola – replica Frassille – si chiama rapporto fiduciario».
Le dichiarazioni di voto
«Rinnovo la stima al Cda che ha gestito il Csc in una situazione molto problematica – interviene il consigliere Alberto Vaglio -. Questa amministrazione deve aprire gli occhi e prendere decisioni sul Csc. Il sindaco viene qui a dirci che il Cda sarà deciso nella prima data utile, che è domani, e non dice nulla? Un po’ di rispetto per il Consiglio! Avete il diritto e il dovere di dire i nomi del nuovo organismo. È un errore continuare a insistere con questa governance: un consiglio di amministrazione non riesce a gestire l’operatività del Csc, per questo voterò contro. Spero che nominiate persone di peso – aggiunge Vaglio -, dalla discussione di questa sera mi sembra che sugli attuali componenti abbiate messo una croce sopra. Se non confermate la fiducia ai due componenti significa che per voi l’attività svolta è negativa».
Contrari anche Daniela Scalvino e André Savoye de La Nuova Via (assenti Fabrizia Derriard e Massimo Sottile): «abbiamo un’altra visione strategica sul turismo e sul Csc, voi ne proponevate una diversa. Noi abbiamo perso, avete vinto voi e pensavamo di vedere qualcosa di diverso».
È invece favorevole il voto di Roberta D’Amico: «non abbiamo un nome forte per tornare a un amministratore unico, le cose da fare sono tante e quindi sono d’accordo per un Consiglio di amministrazione. Non fatemi vedere però le stesse persone. Era la volontà di tutti».
(erika david)