Consultorio di Variney, 1123 firme per chiedere il mantenimento dei servizi sanitari
1123 firme raccolte in un mese per chiedere il mantenimento dei servizi sanitari al consultorio di Variney (Gignod).
Le firme sono state depositate questa mattina, martedì 24 settembre, in Regione dal comitato di cittadini che ha promosso una petizione, sostenuta dai gruppi consiliari Mouv, Adu e Claudio Restano. Con la presentazione della petizione, sarà avviato l’iter in V commissione consiliare.
«Noi oggi non siamo niente altro che i portavoce dei cittadini», ha detto in conferenza stampa Claudio Restano, consigliere regionale e ed sindaco di Valpelline.
La raccolta firme è durata un mese (22 agosto – 23 settembre). «Non sono stati fatti banchetti o azioni di marketing; il comitato è andato a raccogliere le firme nei comuni dell’Unité Grand-Combin», ha precisato Roberto Cognetta (Mouv). Prendendo come campione il numero di elettori dell’Unité alle Europee (4730), Cognetta ha evidenziato che, in rapporto a questo dato, le 1024 firme rappresentano il 21,65% degli aventi diritto al voto, con punte di oltre il 50% a Ollomont e Valpelline.
Delle 1123 firme, 1024 sono di residenti negli 11 comuni serviti dal consultorio di Variney e 99 di residenti fuori Unité, ma che gravitano sulla stessa struttura.
«Questa è una lotta di uguaglianza tra cittadini che hanno diritto di ricevere la giusta assistenza – ha ricordato Daria Pulz (Adu) -. Tra l’altro io sono residente a Valpelline e sono personalmente grata a questo consultorio per la professionalità dei servizi offerti».
I firmatari lamentano un decremento dei servizi:
- Psicologia per adulti, assente da 5 anni, che effettuava servizio presso la struttura due volte l’anno;
- Psichiatria assente da tre anni;
- Medico di sanità pubblica assente da gennaio 2019 con conseguente sospensione del servizio di visita per rinnovo patenti, sedute vaccinali ecc;
- Assistente sociale adulti assente dal primo maggio 2019 per mobilità, sostituita temporaneamente solo il lunedì, mentre prima era presente cinque giorni a settimana;
- Assistente sanitaria che andrà in pensione dal primo ottobre di quest’anno, che non si sa se sarà sostituita.
«La petizione è nata in seguito al malumore della popolazione e all’incontro tra sindaci dell’Unité contrari alla chiusura e alla riduzione dei servizi del consultorio», ha ricordato Restano.
Dell’argomento si era già discusso in Consiglio regionale. Era stata approvata una risoluzione che impegnava il governo a mantenere i servizi («risoluzione disattesa», ha sottolineato Restano».
Il commissario Usl, Angelo Pescarmona, in una nota aveva precisato che «l’Azienda Usl intende ribadire con chiarezza quanto già rappresentato dall’assessore Baccega al consigliere Restano che per tutti i servizi che attualmente vengono erogati in quella sede non è prevista alcuna riduzione o ridimensionamento».
In foto, da sinistra: Daria Pulz, Claudio Restano, Roberto Cognetta e Elso Gerandin
(l.m.)