Consiglio Valle, Manfrin: «Liquidate fatture sanitarie non dovute»
Smentisce l'assessore Baccega: «Quanto versato era dovuto. L'Ausl ha fatto controlli approfonditi»
Fatture «mostro» (andando con le parole del consigliere leghista Andrea Manfrin) facenti riferimento a un pagamento ottenuto (e a due richiesti) da «una cittadina extracomunitaria» per «prestazioni sanitarie effettuate in Francia». Ne ha chiesto conto in Consiglio Valle il Carroccio – per bocca di Manfrin – all’attuale assessore alla Sanità Mauro Baccega che, spiegato l’iter, ha affermato che i 33 mila 275 euro erogati «erano dovuti», mentre le altre due fatture non sono mai state liquidate.
L’interpellanza
Ma andiamo con ordine. Mentre una prima fattura è stata pagata dall’Ausl, «parte delle fatture (una da 108 mila 172 euro e una da 26 mila 83 euro ndr) non sono state liquidate ma sono state contestate allo Stato estero da parte dell’Ausl della Valle d’Aosta e risultano in carico al Ministero della Salute», ha detto Manfrin.
Il consigliere ha poi chiesto «per quale motivo le fatture siano state contestate? È stato verificato se anche gli importi liquidati siano dovuti o meno? È intenzione dell’amministrazione verificare le motivazioni per cui si sia arrivati a pagare fatture non dovute (qualora fosse accertato ndr), e quali sono i controlli che si intendono mettere in campo per evitare il ripetersi di tali circostanze?».
Prima di concludere il suo intervento però, Manfrin ha letto una lettera inviata dall’allora assessore Laurent Viérin al presidente del Cpel e del Celva Franco Manes.
Nel documento portato in Consiglio da Manfrin si legge: «Conformemente a quanto stabilito dalla normativa che regolamenta la mobilità internazionale, questo assessorato ha recentemente ricevuto dalla Francia una fattura di importo molto elevato per cure medicalmente necessarie a una cittadina straniera residente in uno dei Comuni valdostani. Poiché a seguito di verifiche da noi richieste e a seguito di più sopralluoghi, si è avuto conferma (..) della mancata reperibilità della signora presso il domicilio, si richiede la sua collaborazione nel sensibilizzare i Comuni a eseguire maggiori controlli in merito all’effettiva residenza dei cittadini stranieri».
Secondo il consigliere del Carroccio, «la donna vive in Francia ed è residente ad Aosta, in un alloggio di edilizia residenziale pubblica». Inoltre, «ha un Isee superiore a 50 mila euro». Quindi, «questa persona non residente nell’alloggio erp, ha abusato del sistema sanitario e ci prende in giro dichiarando 50 mila euro e vivendo da un’altra parte». Circostanza, secondo Manfrin, certificata dall’allora assessore regionale.
La risposta
Dopo aver precisato che Manfrin «ha fatto un minestrone di una serie di cose che vanno dalla sanità all’edilizia residenziale pubblica, alle competenze degli uni e degli altri», Baccega ha esordito evidenziando: «È bizzarro che lei abbia fatto l’accesso agli atti il 10 luglio 2018, appena entrato in Consiglio e quando era in maggioranza. Lei ha ricevuto le carte il 25 luglio, quando ha governato poteva approfondire queste questioni».
Passando poi al merito, l’assessore ha analizzato la procedura con cui un cittadino straniero viene iscritto al sistema sanitario nazionale e, anche all’estero (nei paesi UE) può richiedere prestazioni sanitarie urgenti e/o medicamente necessarie.
Ha aggiunto: «Le fatture sono del 2014, del 2015 e del 2016, inizialmente, sono state oggetto di sospensione a causa di un errore trasmissione del codice fiscale». Poi, l’Ausl ha chiesto «un’analisi approfondita all’ente francese per capire l’onerosità delle fatture e quali fossero le cure erogate». In particolare, l’Azienda avrebbe inoltrato all’organo francese (il 31 marzo 2016) il modello per chiedere ulteriori informazioni sul caso specifico. «Ma non hanno risposto – ha aggiunto l’assessore -, quindi l’Ausl ha sollecitato nel febbraio 2017. A oggi, però, non risulta pervenuto nessun riscontro».
In conclusione, comunque, l’importo erogato «era dovuto», mentre le altre due fatture non sono state pagate, presumibilmente perché la richiesta sarebbe venuta meno per decorrenza dei termini; la Francia non ha notificato le fatture sul portale informatico.
Inoltre, ha precisato l’assessore, «l’Ausl, per aver fatto controlli molto approfonditi, è stata redarguita dal Ministero».
Ha poi preso la parola l’assessore alle Opere pubbliche Stefano Borrello, che ha annunciato verifiche volte a far luce sulla vicenda legata all’alloggio erp.
La replica
Dopo aver ricordato che della vicenda ne aveva parlato anche con l’ex assessora Chantal Certan, Manfrin ha affermato che le dichiarazioni di Baccega (cioè che quanto erogato era dovuto) sono contrastanti con quanto scritto da Viérin nella lettera citata. Rincarata la dose, il consigliere ha poi affermato: «Mi auguro che la segnalazione sarà trasmessa a chi di dovere».
(f.d.)